Somma Vesuviana, studenti al freddo: proteste al Torricelli e all’Itis Majorana dove il preside avvisa «Niente scioperi».

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l'istituto Majorana

Le Città Metropolitane lamentano tagli consistenti che non permettono di fronteggiare le spese per elettricità e riscaldamento. Sono circa 270 le scuole dell’hinterland napoletano nella stessa, difficilissima, situazione.

 

L’ex Provincia, oggi Città Metropolitana, ad oggi non ha ancora provveduto alla revisione delle caldaie e al rifornimento di gasolio per i riscaldamenti in gran parte delle scuole superiori di Napoli e provincia. In alcune scuole gli studenti si sono attrezzati con giubbotti imbottiti e, in segno di provocazione, molti hanno portato anche qualche coperta. A Somma Vesuviana gran parte degli studenti dell’Itis E.Majorana la settimana scorsa, ha disertato la scuola per alcuni giorni.

Ieri mattina anche gli studenti del liceo scientifico Torricelli hanno disertato le aule perché manca il riscaldamento. Il preside, Sabato D’Agostino, insieme al rappresentante d’istituto, ha contattato il responsabile dell’edilizia e manutenzione scolastica della Città Metropolitana, e pare abbia avuto la garanzia che tra pochi giorni sarà  ripristinato il servizio riscaldamento. Dunque, oggi i ragazzi  del Torricelli dovrebbero entrare regolarmente e attendere che dalla Città Metropolitana arrivino risposte concrete.

Intanto, il preside del ITIS Majorana, Giuseppe Cotroneo, in una nota scritta invita i genitori a persuadere i ragazzi a non scioperare. Cotroneo scrive «Il sottoscritto Dirigente Scolastico (…) invita i genitori a fare opera di persuasione al fine di far frequentare i propri figli. La situazione riscaldamento è comune a 270 scuole superiori della Provincia di Napoli. Infatti la Provincia ha un problema tecnico sull’affidamento a ditta esterna dell’incarico per il funzionamento degli impianti termici ed ha fatto presente che il problema sarà risolto al massimo in due o tre giorni. Si è provveduto, insieme ai rappresentanti degli alunni, a chiarire le perplessità legate alla sicurezza scolastica e l’impegno per l’istituzione a non far mancare nulla anzi di più.

Riguardo agli altri motivi della protesta invito gli alunni a farlo secondo forme e modalità di legge ed avere un comportamento responsabile. Ma soprattutto ad evitare di sconfinare nell’ambito penale. Infatti, oggi alle ore 14,20 8 alunni hanno tentato di occupare la scuola. L’occupazione prevede la denuncia per interruzione di pubblico servizio previa identificazione dei facinorosi. E le conseguenze per gli individuati possono vanificare qualsiasi altro impegno civile».