La Società Sportiva sommese è stata insignita dal CONI di una delle più ambite e importanti onorificenze nel campo sportivo. Martedì 9 dicembre la cerimonia di premiazione.
«È con immenso orgoglio e grande emozione che annunciamo un traguardo storico: il CONI conferirà al Busen Club Marino la Stella d’Argento al Merito Sportivo, uno dei massimi riconoscimenti dello sport italiano». È con queste parole che Maria Saveria Di Biase insieme a Christian e Dominique Iovine, alla guida della Società Sportiva Busen Club Marino di Somma Vesuviana, hanno condiviso l’importante riconoscimento ottenuto, sottolineando con fierezza e soddisfazione quanto il momento rappresenti una tappa significativa nella storia della società. Martedì 9 dicembre alle ore 17,00, presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli ci sarà la cerimonia di premiazione a cura del CONI Napoli cui parteciperanno le società e gli atleti che si sono distinti nel mondo dello sport per il proprio valore, il proprio talento e le proprie azioni a favore della comunità.
«Questo prestigioso premio è il frutto di oltre 52 anni di incessante impegno nel mondo dello sport, dedicati a promuoverne e diffonderne i suoi sani valori – ha continuato la famiglia Iovine – È un riconoscimento all’attività svolta, all’impegno sociale nonché per aver accompagnato e formato migliaia di giovani atleti di Somma Vesuviana e dell’intero territorio». La Stella d’Argento arriva dunque quale attestato per tutto quanto in questi anni è stato reso possibile grazie alla dedizione e alla costanza della famiglia Iovine e soprattutto grazie ai sacrifici del maestro Salvatore. Ripercorrendo la storia della società, il Busen Club Marino è nato dal sogno coraggioso del Maestro Iovine, che nel 1973 ha portato il Judo in una terra dove nessuno lo conosceva, convinto che lo sport potesse essere di grande aiuto ai giovani del luogo, allontanandoli dai pericoli della strada. Con immensa passione e grande forza ha costruito, passo dopo passo, un club che è diventato più che altro una grande famiglia: dalle prime lezioni in una scuola sommese, alla storica palestra “Yamarashi”, fino ad arrivare alla denominazione “Busen Marino”, adottata per tenere vivo il ricordo del giovane judoka Marino Caputo, prematuramente scomparso. In tutti questi anni il Maestro, sua moglie e i suoi figli non si sono mai fermati, arricchendo innanzitutto la palestra di tante discipline e attività sportive, dalla ginnastica artistica alla pesistica, passando per il taekwondo e la difesa personale.
E poi ancora ci sono stati gli scambi internazionali con palestre di Malta, Cuba, Mosca, le isole Seychelles, i progetti sociali, le collaborazioni con comunità, scuole e associazioni, sempre con un unico obiettivo: dare ai giovani un luogo sicuro dove crescere, imparare e credere in se stessi. Oggi il Busen Club Marino porta avanti la missione iniziata dal cuore del Maestro Salvatore, con l’impegno instancabile della sua famiglia che continua a dedicare la propria vita ai propri atleti, trasformando così lo sport in un dono d’amore e di speranza per tutta la comunità.



