Ancora grandi sorprese a Villa Augustea. Questa volta non è materia archeologica. Bensì cinema. Anzi grande cinema. O meglio: cinema d’autore. Chi avrebbe mai potuto immaginare che alla Mostra del Cinema di Venezia si proiettasse un lembo di Somma? Ebbene il regista Gianfranco Rosi ha fatto il miracolo! “Sotto le nuvole”, il titolo del docu-film in bianco e nero su Napoli è stato girato anche a Villa Augustea a Somma.
E’ uno spaccato su Napoli e le sue persone. E Rosi ha pensato bene di dare un piccolo spazio agli archeologi che dal lontano Giappone volano a Napoli dal 2002 per esplorare la sua storia millenaria e le sue viscere. L’attore principale, si fa per dire, stavolta è “Ciro”, si proprio Ciro (nella foto) . Ovviamente è il nome “napolitanizzato” di Hiro che  fa parte della missione archeologica dell’Università di Tokyo nel cantiere della cittadina vesuviana.
E’ uno dei tecnici, il più silenzioso, del team nipponico che si occupa di svelare i misteri qui custoditi da più o meno duemila anni. Anche se non può passare inosservato il suo abbigliamento tradizionale: tra tabi (sandali) e kirakuco (pantaloni), sempre indossati anche in cantiere. Con le sue caratteristiche somatiche , il portamento e una sorta di austera austerità lo fanno apparire un vero samurai che spesso si scioglie in un amabile sorriso.
E’ proprio lui ora il soggetto principale impresso sulle pellicole girate dal regista napoletano di Fuocoammare alle prese con mosaici, marmi, colonne e capitelli romani. Il film è tra i 34 documentari in concorso a Venezia, è stato presentato sabato 30 agosto e racconta una Napoli viva e sorprendente mai vista prima, ripresa con l’idea della varia umanità che la popolano senza filtri né intermediazioni in tre anni di lavoro. Tra sale operative dei vigili del fuoco, cantieri archeologici, a bordo navi di trasporto ecc. senza copioni di sorta, senza attori, con tanta gente però, viva, reale.
Perché Villa Augustea allora? Lo racconta il regista stesso: è stato il caso. Solo il caso. In occasione di un incontro a Tokyo per il suo ultimo film “In Viaggio” su Papa Bergoglio, viene informato da alcuni funzionari che a Somma c’è una Missione Archeologica a caccia dell’ultima dimora dell’Imperatore Augusto. E quando mette in lavorazione “Sotto le Nuvole” si presenta a Somma e conosce gli archeologi di Tokyo. E’ amore a prima vista.
Ma a Venezia le sorprese non sono finite. C’è un sommese nella giuria per il Leoncino. E’ Antonio Secondulfo. Studente del Liceo Torricelli. Rappresenta la Campania nella giuria vincendo la gara di selezione. E’ lui che si è fatto spiegare da Rosi, pubblicamente, il motivo delle riprese a Villa Augustea.
Allora è tutto un caso fortunato? No! Grande talento già manifesto il regista. Ma grande talento, in pectore, anche lo studente.
Il film di 115 minuti uscirà nelle sale il 18 settembre. In preparazione una proiezione speciale a Napoli due giorni prima.



