Napoli, la polizia dice no alla tenda dei licenziati Fiat. Gli operai: “Chiediamo spiegazioni a De Magistris”

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Tensioni stamane davanti a palazzo San Giacomo. 

Hanno tentato di montare la tenda della loro protesta davanti al municipio di Napoli ma i poliziotti lo hanno impedito usando la forza. La tenda dei cinque operai licenziati nel 2014 dalla Fiat di Pomigliano, operai in lotta per tornare in fabbrica, non era stata nemmeno installata sullo slargo antistante la fontana di piazza municipio quando però un gruppo di celerini ha rotto il cordone di difesa formato dai manifestanti impedendo il montaggio del simbolo di questa delicata vertenza. Intanto i licenziati e i militanti del collettivo 48 0hm esigono spiegazioni e chiarimenti dal sindaco Luigi de Magistris. “Dopo l’azione della polizia – spiega Antonio Barbati, del collettivo 48 ohm – abbiamo parlato con l’assessore Panini e con altri esponenti della giunta ma non ci hanno dato spiegazioni politiche plausibili per cui, a questo punto, vogliamo un chiarimento con de Magistris: lui quando si è insediato aveva annunciato la rivoluzione zapatista a Napoli ma questo episodio di stamane va in netta controtendenza”. Come alternativa all’installazione della tenda Panini, nel ribadire l’appoggio della giunta comunale alla lotta dei 5 licenziati di Pomigliano, ha proposto quella di un gazebo, evidentemente meno impattante sotto il profilo paesaggistico e, quindi, turistico. Si prevede nel frattempo che in serata possa essere organizzato un colloquio chiarificatore con il sindaco di Napoli.