Licenziamenti e cig nelle cliniche di Pomigliano e Acerra, Medicina Futura: “Tutta colpa della Regione”

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Il pressing dei privati su palazzo Santa Lucia. 

Secondo il gruppo Medicina Futura, che spiega la sua posizione in un comunicato, i 35 licenziamenti annunciati nelle due cliniche di Pomigliano ex San Felice ed ex Meluccio e la cassa integrazione per i 60 addetti del centro diagnostico di Acerra sarebbero da addebitare esclusivamente al comportamento della Regione Campania che, sempre in base al comunicato di MF, non garantirà tetti di spesa sufficienti in base ai suoi due ultimi provvedimenti destinati al settore della sanità privata. Per quanto riguarda poi in modo più specifico le due cliniche di Pomigliano Medicina Futura dice esplicitamente che l’avvio della procedura di mobilità in queste due strutture è stato deciso anche a causa del mancato inserimento della casa di cura Ios (così adesso si chiamano le due cliniche ) nella rete cardiologica regionale. Inserimento che, in base a indiscrezioni, darebbe la possibilità all’azienda di fare un salto di qualità e di puntare sulla realizzazione di un vero e proprio ospedale privato.

Ecco il comunicato di Medicina Futura: “pur comprendendo lo stato d’animo dei lavoratori, tiene a precisare che la procedura di mobilità in atto riguarda 35 dipendenti della IOS srl e si innesta nello stato di crisi proclamato sia dall’AIOP che da Confindustria Campania dopo l’emanazione dei DCA 85 e 89. Stato di crisi del quale hanno preso atto le tre principali sigle sindacali che hanno preannunciato lo stato di agitazione del comparto con iniziative da assumere già nelle prossime settimane. Medicina Futura puntualizza che i motivi della procedura di mobilità in atto presso la Casa di Cura IOS sono da ricercare principalmente nell’esiguità dei tetti di spesa che impediscono la conservazione degli attuali livelli occupazionali e nel disinteresse da parte della Regione Campania per le numerose istanze del gruppo Medicina Futura, quali l’inserimento della Casa di Cura IOS nella rete cardiologica delle emergenze regionali. Analoga valutazione circa il ricorso alla cassa integrazione verrà fatto non solo per il centro polidiagnostico e polispecialistico di Acerra, ma anche per tutti gli altri centri del gruppo Medicina Futura a causa del mancato, sino ad oggi, allargamento dei tetti di spesa delle varie specialistiche che la Regione Campania, a più riprese, aveva garantito e per il quale l’azienda aveva modulato la sua forza lavoro”.