
Sindacati soddisfatti. Giuseppe Raso, segretario generale del sindacato Fismic: “E’ la prova che abbiamo ottime risorse tra i giovani, spesso vittime di ingiustizie”
Gli ingegneri della nostra industria aerospaziale si stanno formando a Pomigliano, nel laboratorio Aerotech Academy della grande fabbrica aeronautica Leonardo. Sono neolaureati e grazie alle attività di alta formazione svolte in questo laboratorio, creato due anni fa da una collaborazione tra azienda e università Federico II, già 25 di loro, usciti dal primo corso dell’Aerotech, hanno trovato uno sbocco occupazionale nel settore. Intanto altri 19 giovanissimi nuovi ingegneri, l’età media è 24 anni, hanno appena terminato il ciclo di nove mesi del secondo corso, varato nel settembre del 2021. Si chiamano Gabriele Rifatto, Vincenzo Orticalco, Luca Marchese, Aniello Smarrazzo, Aldo Gaudino, Giulio De Maria, Giuseppe Nasti, Pasquale Paolella, Stefania Scarano, Raffaele Gervaso, Agostino Luise, Antonio Golino, Emanuele Chiariello, Alessandro Cinque, Giustina Di Donato, Luciano Roncioni, Luca Angelino, Nello Floreni ed Eros Guadagno. L’altro ieri, venerdi, hanno ricevuto i diplomi del master appena conseguito in presenza del sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi, dell’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, e del presidente del DAC, il Distretto Aerospaziale Campano, Luigi Carrino. La cerimonia si è svolta nei locali dell’Aerotech di Pomigliano. Erano stati proprio Manfredi, da ministro dell’Università e della Ricerca, e un pomiglianese doc, Luigi Di Maio, all’epoca ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, a promuovere, sollecitati da Profumo, la realizzazione di questa fondamentale struttura di alta formazione. “Sono laureato in ingegneria meccanica alla Federico II di Napoli – racconta Gabriele Rifatto, 24 anni – è stato consultando il sito dell’università che l’anno scorso sono venuto a conoscenza del bando dell’Academy”. C’è un bando pubblico di partecipazione a cui bisogna aderire. Una volta passata la selezione si entra in Academy. I giovani selezionati preparano poi durante il corso progetti innovativi per il settore aerospaziale. “Io e il mio collega Raffaele Gervaso – spiega Stefania Scarano, 23 anni – abbiamo presentato un progetto di tecnologie automatizzate per le aerostrutture”. “Io invece ho progettato un drone-cargo, un drone capace di trasportare prodotti fino a 100 chili di peso”, racconta, orgoglioso, Aniello Smarrazzo. Livelli di preparazione elevati. Le attività dell’Academy sono tenute in lingua inglese da docenti della Federico II e da tecnici esperti di Leonardo: 6 mesi di lezioni in aula dedicate alla ricerca e alla formazione superiore nel settore aerospaziale e almeno 3 mesi di project work attraverso l’analisi, l’applicazione e l’evoluzione di “case study” di reali esperienze lavorative. “L’Aerotech Academy mette a fattore comune le competenze dei giovani e le tecnologie avanzate delle nostre aziende – chiarisce Gaetano Manfredi – è un progetto che rappresenta per il nostro capitale umano un grandissimo fattore di crescita dei nostri territori. Il rilancio industriale di Napoli e della città metropolitana deve passare anche da iniziative come quelle dell’Aerotech Campus di Pomigliano”. “L’Aerotech è l’università dentro l’impresa – aggiunge Luigi Carrino – la sinergia indispensabile per sviluppare le competenze necessarie sia ad una grande industria come Leonardo sia alle piccole e medie imprese”. Visibilmente soddisfatto dall’andamento dell’iniziativa Alessandro Profumo. “Lo sviluppo di nuove competenze tecniche e organizzative è un prerequisito essenziale per governare il business in una fase di trasformazione tecnologica – dichiara l’ad di Leonardo – l’innovazione, la capacità di attrarre e valorizzare il talento sono fattori chiave per la competitività di Leonardo e la sua capacità di generare valore nel lungo periodo. Il valore aggiunto dell’Aerotech Academy non risiede solo nella capacità di legare formazione e mondo del lavoro ma anche nella concretezza dei project work portati avanti dagli studenti, che si inseriscono in ambiti di interesse aziendale e contribuiscono a esplorare nuove linee di business. L’Academy – conclude Profumo – rappresenta un esempio vincente della sinergia che abbiamo instaurato con il mondo universitario e della ricerca, in particolare con la Federico II”. Sono già aperte le iscrizioni per la terza edizione del master. E serpeggia ottimismo anche nel mondo sindacale. “Il laboratorio di alta formazione presso la Leonardo – commenta Giuseppe Raso, segretario generale della Fismic metalmeccanici di Napoli – è la prova che la Campania ha ottime risorse tra i nostri giovani, risorse che troppo spesso restano inespresse a causa di contesti miopi e disinteressati allo sviluppo. Le istituzioni e Leonardo così facendo stanno invece imponendo un’inversione di rotta”. “L’Aerotech Academy – chiude Biagio Trapani , segretario generale della Fim Cisl di Napoli – è l’esempio di un grande risultato raggiunto grazie a una collaborazione fondamentale tra scuola e azienda: quando gli imprenditori ci credono i nostri territori rispondono”.