Il paradosso dei botti: un gesto inutile da eliminare

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Allarme Clima: tra Negazionismo e Scelte Urgenti
E’ Allarme Clima: tra Negazionismo e Scelte Urgenti
Non si è ancora conclusa del tutto l’estate più calda di sempre. A causa delle alterazioni climatiche, l’agricoltura è in ginocchio. Le fitopatologie dilagano e frutta e verdura ormai vengono vendute a peso d’oro. In Italia, inoltre, non piove più: diluvia. Ogni precipitazione causa allagamenti, frane e, purtroppo, un pesante bilancio di vittime. Gli ecosistemi sono stravolti e la biodiversità è in pericolo. I massimi dirigenti delle Nazioni Unite hanno affermato che, entro il secolo, il genere umano potrebbe addirittura scomparire.
La Terra potrebbe diventare il regno di specie aliene o, al massimo, dei batteri. Mi chiedo: cosa deve ancora succedere per convincere l’opinione pubblica che siamo arrivati a un
capolinea e che è giunto il momento di fare scelte importanti per difendere il diritto alla vita delle future generazioni? Bisogna anche ammettere, però, che la gente, purtroppo, non è informata a sufficienza sulla gravissima situazione. I nostri governanti, spesso per semplici esigenze elettorali, minimizzano i problemi e non li spiegano fino in fondo. In questo contesto, i negazionisti trovano terreno fertile. Si assiste perfino a tentativi politici volti a negare verità scientifiche consolidate e certificate. I danni che stiamo creando sono enormi. Si è registrata perfino una netta diminuzione delle vaccinazioni contro il morbillo, una malattia molto pericolosa per lattanti e bambini. A tutto questo si aggiunge la naturale ritrosia di molti cittadini, che non vogliono ascoltare previsioni nefaste e spesso, di fronte a questi problemi, preferiscono girarsi dall’altra parte.
Non so neanche quanta gente leggerà questo articolo. Di solito, quando scrivo su “Il Mediano” di cibo o critico l’amministrazione comunale, faccio il carico di visualizzazioni. Ho l’impressione che appena affronto questi argomenti, molti spengono il computer e non finiscono nemmeno di leggere.
Non posso però smettere di denunciare. Non si può essere complici del silenzio. Stiamo andando tutti insieme, allegramente, verso una catastrofe annunciata e, prima o poi, saremo costretti ad agire e a cambiare i nostri atteggiamenti. Una cosa che potremmo fare subito è vietare i botti. Nella nostra città, sembra ci sia una contraerea attiva 24 ore su 24. Ma a cosa serve tutto questo? Vorrei ricordare che ogni petardo sparato rilascia diossina e altri elementi tossici nell’aria. Inoltre, gli inutili botti, utilizzati senza nessun controllo, aumentano in modo esponenziale il rischio di incendi, che oltre a danneggiare l’ambiente, comportano un consistente aggravio economico per la comunità. Le manifestazioni pirotecniche, organizzate per celebrare i Santi e le festività, dovrebbero essere
gestite in maniera occasionale e sotto il rigoroso controllo di persone esperte.
Nel Parco, c’è il divieto assoluto di sparare botti. Cominciamo dalle cose più semplici.