Diverbio col sindaco a Sant’Anastasia, consigliere ricoverato dopo malore

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Il sindaco Carmine Esposito

Un episodio che ha destato attenzione si è verificato questa mattina a Sant’Anastasia, in via Casamiranda, nei pressi della sede dell’associazione “Sant’Anastasia in volo”. Secondo una segnalazione raccolta nelle ultime ore, durante un incontro casuale in strada tra il sindaco Carmine Esposito e il consigliere comunale Mario Gifuni sarebbe nato un acceso diverbio.

Stando al racconto fornito dall’associazione, il confronto verbale sarebbe rapidamente degenerato. Durante quei momenti, il consigliere Gifuni – che risulterebbe affetto da patologie cardiache – avrebbe accusato un malore, cadendo al suolo. È stato richiesto l’intervento del 118, che ha trasferito l’uomo all’ospedale di Nola per gli accertamenti del caso.

Sul posto sono arrivati i Carabinieri, che hanno raccolto informazioni e testimonianze per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Al momento non ci sono comunicazioni ufficiali da parte degli enti coinvolti né chiarimenti sulle cause del malore. Saranno le verifiche e gli accertamenti sanitari e delle forze dell’ordine a definire con precisione quanto accaduto.

La vicenda ha suscitato reazioni e commenti in città, anche sui social, dove si attende ora una ricostruzione formale e completa da parte delle istituzioni competenti.

La versione del sindaco

“In merito all’episodio verificatosi questa mattina in via Casamiranda, ritengo doveroso precisare quanto segue.
Sono stato oggetto di insulti gratuiti e di una messa in scena evidentemente premeditata. Mi sono recato presso una struttura sanitaria per gli accertamenti del caso, e sporgeró denuncia formale per quanto accaduto. In queste ore, tuttavia, sto ascoltando e leggendo ricostruzioni fantasiose e totalmente distorte dei fatti. Desidero ribadire che non ho aggredito nessuno e che quanto avvenuto è stato documentato da testimoni presenti e, probabilmente, anche da immagini acquisite da privati. Invito pertanto chiunque stia diffondendo notizie false o versioni non corrispondenti al vero a interrompere immediatamente tali comportamenti. Ogni ulteriore diffusione di informazioni non veritiere sarà valutata ai fini di un’azione legale per la tutela della mia persona e dell’Istituzione che rappresento. La verità dei fatti emergerà con chiarezza nelle sedi opportune.”