Il Napoli è chiamato a proseguire il suo ottimo stato di forma e a rispondere all’Inter nel posticipo di domani sera contro la Juventus al Maradona. Per molti tifosi si può considerare la partita più attesa dell’anno, data la forte rivalità nei confronti dei bianconeri; rivalità che si è nutrita, nel corso del tempo, anche di cambi di maglia piuttosto controversi.
Il primo di questi episodi risale agli anni ’70, quando Josè Altafini decide di trasferirsi a Torino dopo 7 lunghi anni in azzurro: il 6 aprile 1975 l’argentino segnerà il gol decisivo nel match scudetto proprio tra Napoli e Juventus, guadagnandosi l’appellativo di “core ngrato”. Il trasferimento più iconico e spiazzante è stato probabilmente quello di Higuain ormai quasi 10 anni fa, lasciando un segno enorme non solo sul club, ma proprio sull’intera città. El Pipita, con il suo record dei 36 gol, era diventato il simbolo della rincorsa al tanto atteso scudetto e il suo addio aveva per molti decretato la fine di quel sogno.
In ordine temporale, gli ultimi a scegliere la Vecchia signora sono stati Sarri e Spalletti, pilastri della storia recente partenopea, lasciando ancora una volta l’amaro in bocca soprattutto per la loro incoerenza rispetto a dichiarazioni passate. La verità è che dovremmo tenere a mente che si tratta di professionisti e che converrebbe pensare solo alle emozioni positive che hanno fatto provare, per non macchiare il ricordo.



