Covid-19, incidenza in aumento: preoccupa la variante Omicron 5

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I casi covid in Campania superano la soglia dei 10mila contagiati, colpiti dalle conseguenze della virulenta variante Omicron 5. De Luca: “Dobbiamo ridefinire il piano Covid per la nostra sanità”.

Un’impennata di contagi covid da Nord a Sud del Paese ci ricorda che l’emergenza sanitaria non è assolutamente passata e che, anzi, proprio con la nuova variante di Omicron 5 il rischio di contrarre il virus è molto più semplice.

Secondo l’andamento dei dati registrato dal Ministero della Salute, l’evoluzione più recente del virus Omicron 5 risulta essere sostenuto da un’altissima contagiosità che, anche a distanza di ben due anni dallo scoppio della pandemia, continua a diffondersi con estrema velocità.

Stando a quando elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità, questa estate conferma una fase epidemica acuta, caratterizzata da “un forte aumento dell’incidenza, da una trasmissibilità al di sopra della soglia epidemica e da un aumento nei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva”.

In base agli ultimi dati nazionali analizzati dall’ISS nel periodo 20/06/2022-26/06/2022, si evidenzia “una incidenza ancora in aumento pari a 586 per 100mila abitanti, rispetto alla settimana precedente (391 per 100.000 abitanti nel periodo 13/06/2022- 19/06/2022).

Il medesimo trend si osserva anche nel periodo più recente censito nei dati raccolti dal Ministero della Salute (763 per 100mila abitanti nel periodo 24/06/2022-30/06/2022 a fronte di 504 per 100mila abitanti nel periodo 17/06/2022-23/06/2022).

Numeri che testimoniano il rischio di un’autentica epidemia tutt’altro che chiusa. Proprio come in Campania, dove ha raggiunto quota 10mila 699 il numero dei positivi ufficialmente registrati, a fronte di oltre 30mila 626 test effettuati.

In aumento anche il numero dei posti occupati in terapia intensiva, che in Campania raggiunge quota 29. Una situazione da non sottovalutare secondo il presidente De Luca, che afferma: “In alcune realtà ospedaliere vi è già il cento per cento di occupazione di posti letto Covid: al Cotugno, al Cardarelli, all’ospedale di Caserta e di Nola. Vuol dire che dobbiamo ridefinire il piano Covid per la nostra sanità già nelle prossime ore”.

All’ospedale di Nola, nello specifico, i casi di pazienti che hanno contratto il virus sono aumentati a 6, così divisi: 2 nel reparto medicina, 2 in quello di neurologia e 2 nel reparto di chirurgia.

Una situazione che potrebbe subire delle battute d’arresto a causa di un’incidenza in continuo aumento dei pazienti ricoverati presso l’ospedale della città bruniana, che dopo la chiusura del Covid Center dell’ospedale di Boscotrecase, si ritrova come unico ospedale della zona a poter accettare pazienti covid.

Stando alle analisi dell’Istituto Superiore di Sanità “la fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100mila abitanti è quella compresa tra i 30-39 anni con un’incidenza pari a 730 casi per 100mila abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente”. Secondo i dati, l’incidenza più bassa si rileva nella fascia di età maggiore dei 90 anni con un’incidenza di 351 casi per 100mila abitanti, anche questi in aumento rispetto alla settimana precedente.

Nel periodo 7 giugno – 20 giugno 2022, secondo le analisi del Ministero dell Salute, “l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,30 (range 1,06-1,56), in aumento rispetto alla settimana precedente ed oltre la soglia epidemica”. Al contempo l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento ed anch’esso sopra la soglia epidemica: Rt=1,22 (1,18-1,26) al 20/06/2022 vs Rt=1,16 (1,11-1,21) al 14/06/2022.

A questi numeri poco rassicuranti si aggiunge anche un aumento del numero di persone ricoverate in terapia intensiva in Italia, passando da 206 (21/06/2022) a 234 (27/06/2022), in crescita del 13,6%.