Casalnuovo, travolta dal treno nella stazione della morte: uccisa una ragazza di 19 anni

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La stazione ferroviaria di Casalnuovo

Ferito un amico della vittima. E’ fuori pericolo. In passato qui altri incidenti.

La vittima, Raffaella Ascione
La vittima, Raffaella Ascione

Stazioni ferroviarie vecchie, obsolete, insicure. Stazioni in cui si muore di morte violenta. Com’è successo ieri, a Casalnuovo, comune alle porte di Napoli. Qui Raffaella Ascione, 19 anni, ragazza normale e di belle speranze, una ragazza semplice, come tante, ieri sera, alle 22, si trovava nella stazione delle Ferrovie dello Stato di Casalnuovo. Una stazione vecchia di un secolo, di quelle fatte per i treni di una volta, con i pendolari che possono passare sui binari come se nulla fosse. Una stazione dunque non certo adatta al passaggio dei bolidi di adesso.  Ed è stato proprio uno di questi bolidi, un treno dell’alta velocità, del tipo “Italo”, a travolgere in pieno la giovane. La sequenza del fatto fa riflettere proprio circa la pericolosità strutturale di queste vecchie fermate ma anche sull’estrema attenzione che bisogna usare nel frequentarle. Poco prima delle dieci di ieri sera Raffaella Ascione aveva appena accompagnato un’amica a prendere il regionale che venendo da Acerra giunge a Napoli centrale. La giovane si trovava insieme a un gruppetto di amici. Quindi, una volta lasciata l’amica nel treno, posizionato sulla banchina del binario per Napoli, binario ubicato sul lato opposto a quello in direzione Acerra, che invece sta sul lato dell’ ingresso principale della stazione, dove una volta c’era la biglietteria, Raffaella è tornata indietro per uscire dall’area ferroviaria e andare verso il corso Umberto, l’arteria più centrale di Casalnuovo. E’ un percorso, quello praticato da Raffaella, che in questa fermata praticano sempre tutti quelli che vengono dalla banchina dei treni che vanno a Napoli: nella stazione di Casalnuovo tutti si muovono sempre attraversando i binari perché il passaggio è agevole, in quanto l’asfalto della strada crea una passerella naturale. In quel momento però, cioè mentre la ragazza stava per abbandonare la stazione, le sbarre dei due passaggi a livello piazzati appunto sulla via che attraversa i binari, via Vittorio Emanuele, erano abbassate completamente per cui anche chi si trovava all’interno della fermata ferroviaria in teoria non si sarebbe dovuto muovere dalle banchine. Fatto sta che però  a un certo punto Raffaella e i suoi amici, allo scopo di guadagnare l’uscita passando dal passaggio a livello che dà verso il corso Umberto, si sono ritrovati a piedi all’altezza del binario opposto, quello in direzione Acerra, dove in quel momento stava per transitare a velocità sostenuta un treno Italo privo di passeggeri, che doveva raggiungere il deposito di Nola. Non c’è stato nulla da fare: il convoglio ha travolto in pieno la ragazza e preso di striscio un suo amico. Raffaella è morta subito. L’amico è finito al pronto soccorso della vicina clinica Villa dei Fiori, dov’è stato subito dichiarato fuori pericolo. Sul posto, oltre al personale del 118, sono accorsi i carabinieri della tenenza  locale, guidati dal luogotenente Fernando De Solda. La stazione Fs di Casalnuovo, come tante altre in tutto simili, in passato ha conosciuto altre tragedie consumarsi sui suoi binari. Nel 2007 qui morirono altri due ragazzi.