XVII GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO CONTRO LE MAFIE

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    Quasi centomila le presenze previste. Oltre 500 familiari (italiani e stranieri) delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 5000 familiari.

    “Genova Porta d’Europa ”. È lo slogan che accompagnerà la manifestazione iniziata ieri sabato 17 marzo. Il 21 marzo, primo giorno di primavera, celebra tutte le vittime delle mafie e rinnova l’impegno per contrastare la diffusione della criminalità organizzata, la quale quest’anno si terrà nel capoluogo ligure.

    Alla XVII Giornata della Memoria e dell’Impegno contro le mafie quasi centomila le presenze previste. Oltre 500 familiari (italiani e stranieri) delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 5000 familiari. Ci saranno decine di eventi e quasi un centinaio di relatori, inaugurati venerdì pomeriggio dall’incontro tra i familiari delle vittime e la veglia di preghiera ecumenica per le vittime delle mafie.

    “Per l’occasione Genova si trasformerà in un grande contenitore di memoria”. Quasi tutti i luoghi della città ospiteranno dibattiti e conferenze, che vanno dalla questione dei beni confiscati, allo sfruttamento dei minori, dall’ecomafia alle connivenze politiche, dal narcotraffico al gioco d’azzardo. A confermare l’allarme sulle mafie nella regione Liguria è un’indagine svolta recentemente dall’associazione Libera su un campione di 579 giovani: secondo il 70% di loro le mafie in Liguria gestiscono droga, lavoro nero e prostituzione. I ragazzi sostengono che le mafie potrebbero condizionare la loro vita presente o futura.
    Inoltre solo a Genova si contano circa 40 beni confiscati tra immobili e aziende.

    Dal 1996 ogni 21 marzo in una diversa cittadina italiana, si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime di tutte le mafie. Anche quest’anno sarà un momento significativo e di grande coesione sociale, Il quale serve a dimostrazione che le mafie non sono più solo del sud. La stigmatizzazione non funziona più, il fenomeno va studiato e affrontato su una scala di grandezza più vasta data la sua ormai internazionalizzazione e contaminazione.

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