Volla. A scuola di cucina per un futuro più succulento

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    La crisi che morde, la difficoltà di trovare un lavoro, tematiche più che mai attuali. Eppure c’è chi ce la fatta, come Rosario Amato, che a 20 anni è già un cuoco provetto.

    La crisi del lavoro ormai ha superato la globalizzazione e morde più del freddo anomalo e repentino che imperversa sulla nostra Italia da diversi giorni. La politica, i partiti, gli industriali e il governo arrancano tra scissioni, ricomposizioni, primarie, decadenze e delocalizzazioni, alla ricerca di soluzioni che non trovano. Il settore pubblico, gli artigiani e le PMI sono ormai al collasso. Il privato, quando può, cerca di svincolarsi. L’industria, alla ricerca di maggiori utili, preferisce rinunciare al “made in Italy” per andare a produrre nei paesi dove la manodopera e l’energia per produrre sono a basso costo. Per i nostri giovani, soprattutto per quelli meridionali, la costruzione di un futuro lavorativo degno di questo nome che dia speranze e progetti, sta diventando sempre più una chimera che si allontana. Ormai non c’è più alcun settore immune dalla recessione.

    Qualcuno tra gli esperti nel settore già da tempo aveva pronosticato l’apertura di spazi di agibilità lavorativa nel settore turistico alberghiero e nella ristorazione. Quindi, molti ragazzi, soprattutto quelli di origine più umile hanno scelto e scelgono queste strade per vedere aumentare le loro possibilità di inserimento lavorativo. Soprattutto, a spingere in questa direzione, anche il successo riscosso da trasmissioni televisive, italiane e straniere, e reality dedicati all’arte culinaria, fino alla vera e propria esplosione di alcuni cuochi che sono diventati dei veri VIP. Ma, ovviamente il percorso per giungere a questi traguardi è spesso lungo, faticoso e difficile. E non tutti ci arrivano. Intanto, a prescindere dal successo o dal diventare una “Star”, fare il cuoco è una gran bella professione.

    Il primo e più significativo ingrediente per “sfornare” è la passione e l’amore per la cucina. Questo elemento non lo si può acquistare in nessun supermercato. Poi, uno alla volta amalgamati bene insieme, ecco gli altri ingredienti che si possono, invece, “acquistare” a scuola. L’applicazione, lo studio, la pazienza, il sacrificio e l’occhio alla cottura. Sono queste le caratteristiche che permetteranno di creare il piatto più accattivante e succulento, quello più importante per la vita, e cioè il lavoro.

    Lo hanno capito i ragazzi dell’IPSAR di Pollena Trocchia, una delle realtà più significative del nostro territorio, che già da alcuni anni “sforna” ragazzi da cucina, e non solo, che si fanno onore in giro per l’Italia. Un esempio è il caso di Rosario Amato, giovane Vollese di 20 anni, diplomato due anni fa a quell’istituto, che ha partecipato, per la prima volta, ad una competizione internazionale di cucina rappresentando l’Associazione Napoletana Cuochi.

    La “Rassegna di Cucina”, organizzata dall’Associazione Professionale Cuochi Calabresi, che ha visto protagonista il nostro giovane concittadino, si è svolta il 25 novembre 2013 ad Altomonte (CS).
    Rosario Amato ha deliziato la giuria con un piatto da lui inventato, il cui nome è tutto un programma: “La Venere Calabrese”:
    Ingredienti: 100 gr di Riso Venere; 80 gr di Dentice; 50 gr di Sedano; 50 gr di Cipolla 50 gr; 50 gr di Carote; 10 gr di olio; 20 gr di burro; 2 gr di bergamotto; 6 gr di zucchero; 80 gr di pistacchi; 12 gr di formaggio grattugiato; 5 gr di pane grattugiato; 2 cl di vino bianco.

    Preparazione: Lessare il Riso Venere nel brodo di pesce (ottenuto dalla coda e dalla Dentice) per 20 minuti, scolarlo e farlo mantecare con burro in modo da ottenere un risultato lucido e compatto. Tagliare a tocchetti il dentice e cuocerlo con una mirepoix di sedano, carote, cipolle e sfumare con il vino bianco. Andare a rivestire gli stampini monoporzione con il riso venere e i tocchetti di dentice, cuocere in forno a 180° per 15 minuti. Sgusciare i pistacchi e mixarli insieme alla mirepoix precedente fino ad ottenere un pesto di pistacchi. Prendere l’essenza di bergamotto e cuocerlo a fuoco lento insieme ad acqua e zucchero fino ad ottenere un caramello. Quando il tutto sarà pronto andare a comporre il piatto con pesto di pistacchi, adagiare sopra il tortino e guarnire con caramello, e : buon appetito da Rosario Amato.