Scuola: parte la protesta degli studenti

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Questa mattina gli alunni delle scuole superiori di Ercolano e Torre del Greco manifestano contro il disegno legge Aprea.

Questa mattina, venerdì 9 novembre, gli studenti scendono in piazza per difendere la scuola. Sfileranno contro il disegno legge Aprea, atteso al voto in Senato, per una scuola «più giusta e più pubblica e meno aziendalizzata». Appuntamento alle 9 all’esterno della villa comunale di Torre del Greco con gli alunni delle scuole superiori di Ercolano e Torre del Greco. In particolare la manifestazione è organizzata dall’Istituto Adriano Tilgher per la città degli Scavi, mentre per i corallini a protestare sono i ragazzi del De bottis, Pantaleo, Nobel e del nautico. Ad aprire la manifestazione sarà uno striscione dove si legge: «Sempre uniti, mai sconfitti, Coerenza». I giovani studenti marceranno fino a piazza San Ciro a Portici.

Nel mirino delle protesta un punto in particolare del disegno, il primo articolo sull’autonomia scolastica e le autonomie territoriali:

1. L’autonomia delle istituzioni scolastiche, sancita dall’articolo 117 della Costituzione, è riconosciuta sulla base di quanto stabilito dall’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, e dal decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.
2. Ogni istituzione scolastica autonoma, che è parte del sistema nazionale di istruzione, concorre ad elevare il livello di competenza dei cittadini della Repubblica e costituisce per la comunità locale di riferimento un luogo aperto di cultura, di sviluppo e di crescita, di formazione alla cittadinanza e di apprendimento lungo tutto il corso della vita. Lo Stato, le Regioni e le autonomie locali contribuiscono al perseguimento delle finalità educative delle istituzioni scolastiche esercitando le funzioni previste dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e successive modificazioni. Vi contribuiscono, altresì, le realtà culturali, sociali, produttive, professionali e dei servizi, ciascuna secondo i propri compiti e le proprie attribuzioni.

3. Alle istituzioni scolastiche è riconosciuta autonomia statutaria, nel rispetto delle norme generali di cui alla presente legge.
4. Gli statuti delle istituzioni scolastiche regolano l’istituzione, la composizione e il funzionamento degli organi interni nonché le forme e le modalità di partecipazione della comunità scolastica.
5. Gli organi di governo delle istituzioni scolastiche promuovono il patto educativo tra scuola, studenti, famiglia e comunità locale, valorizzando:
a) il diritto all’apprendimento e alla partecipazione degli alunni alla vita della scuola;
b) il dialogo costante tra la professionalità della funzione docente e la libertà e responsabilità delle scelte educative delle famiglie;
c) le azioni formative ed educative in rete nel territorio, quali piani formativi territoriali.

«Il nostro timore – spiega Gennaro Pagano, rappresentante del Tilgher – è che questi enti esterni che verranno eletti dagli alunni, dai genitori e dai professori e che possono essere anche privati, creando una privatizzazione che, paradossalmente, parte dal basso. Temiamo che in questo modo, venga strumentalizzato, nella peggiore delle ipotesi, l’intero organo scolastico. Se proprio di enti esterni si voglia parlare, noi proponiamo che questi siano pubblici. Infine chiediamo che il dirigente scolastico non abbia il sopravvento sugli altri organi dell’istituto come l’ex comitato studentesco».

(Fonte foto: Gennaro Pagano)