SANT”ANASTASIA. ECCO PERCHè è FALLITA L’INIZIATIVA DI RIPULIRE IL SENTIERO OLIVELLA

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Con questa lettera aperta, neAnastasis spiega i motivi che hanno fatto fallire l”intento di pulire il sentiero che porta all”Olivella. Le colpe dell”amministrazione comunale.

All’inizio di settembre la nostra associazione neAnastasis, con il movimento “Cittadini per il Parco” e in collaborazione con Legambiente, decise di promuovere una iniziativa per ripulire dai tanti rifiuti il sentiero che porta all’Olivella. L’iniziativa voleva inserirsi nell’ambito della ben nota campagna di Legambiente Puliamo il Mondo, in programma dal 16 al 24 settembre 2011.

Lo scopo principale della iniziativa era, attraverso un esempio di cittadinanza attiva, quello di sollecitare i nostri concittadini ad avere una maggiore cura e attenzione per una parte così importante del nostro territorio. Contavamo di poter avere il sostegno delle associazioni ambientaliste e quelle del mondo cattolico, queste ultime particolarmente sensibili a sistemare la via Crucis che si snoda lungo il sentiero. Mentre valutavamo il modo in cui intraprendere l’iniziativa venimmo a conoscenza di una analoga iniziativa promossa dal nucleo di Protezione Civile, delle Cantine Olivella, e varie associazioni del mondo cattolico.

Non esitammo a unire la loro iniziativa con la nostra. Legambiente avrebbe continuato a mettere a disposizione a titolo gratuito i kit predisposti per l’operazione Puliamo il Mondo che, tra l’altro, comprendeva anche una copertura assicurativa per i partecipanti.
A quel punto, però, l’iniziativa assumeva un carattere più generale e non poteva prescindere anche da un coinvolgimento del Comune per ricevere sia le autorizzazioni del caso che un sostegno, tramite l’AMAV, per rimuovere i rifiuti raccolti dai volontari. Lasciammo, quindi, proprio al nucleo della Protezione Civile il compito di tenere i rapporti con l’amministrazione comunale.

In questi due mesi abbiamo assistito ad un balletto di permessi concessi e poi ritrattati. Abbiamo addirittura appreso che il tratto più alto del sentiero per l’Olivella doveva essere escluso dall’iniziativa in quanto non accessibile per pericolo di frane, nonostante in questi anni non si sia visto alcun cartello di interdizione. Per ben due volte, dopo aver mobilitato i volontari, abbiamo dovuto sospendere l’iniziativa (purtroppo un gruppo dell’Azione Cattolica, non raggiunto dal contrordine, si è presentato inutilmente all’appuntamento).

A fine ottobre abbiamo finalmente appreso che l’Amministrazione comunale non poteva concedere i permessi perché impossibilitata a mettere a disposizione le somme necessarie per gli interventi a carico del comune (mezzi e personale dell’AMAV) a causa dello sforamento del patto di stabilità.

Questa motivazione appare incomprensibile e grave:
1) perché gli importi necessari erano modesti nel contesto del bilancio di spese del comune;
2) perché non abbiano notato un intervento del Sindaco per superare eventuali difficoltà di bilancio;
3) perché il permesso negato indebolisce l’aggregazione delle associazioni e il loro impegno civile;
4) perché i permessi negati appaiono come un mancato impegno del Comune nei confronti di un bene prezioso come i sentieri del parco del Vesuvio e, più in generale, verso le politiche di rilancio del Parco del Vesuvio;
5) perché (e lo diciamo senza voler fare sterili polemiche) in questo anno abbiamo assistito a spese comunali non propriamente convincenti (innumerevoli e costosi eventi per il bicentenario, assunzione di nove stagisti senza fondate motivazioni, etc..).

Recentemente abbiamo fatto anche un ennesimo tentativo per recuperare questa iniziativa attraverso il consigliere Mario Gifuni che ci aveva assicurato un suo diretto intervento. Purtroppo, anche questa promessa è caduta nel nulla.
Eppure, nonostante la tutela e la pulizia dei sentieri di cui parliamo spetterebbero al Comune, il nostro intento era semplicemente quello di concorrere fattivamente alla tutela del territorio.

Ci auguriamo che questa iniziativa sia fallita per “equivoci” nati tra i vari uffici comunali preposti e speriamo che quando verrà riproposta in un futuro prossimo possa ricevere una più attenta ed adeguata attenzione da parte dell’amministrazione comunale.
(Fonte foto: Rete Internet)