Pomigliano, e la depressione da crisi finisce a messa

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Domenica don Aniello Tortora, responsabile della pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Nola, pronuncerà un’omelia sul disagio psicologico delle famiglie colpite dalla terribile congiuntura economica.

“Il centro di salute mentale non deve andare via da Pomigliano, troppe famiglie di cassintegrati, licenziati e precari qui possono e devono usufruire di un servizio che può risultare molto utile”.

Don Aniello Tortora pronuncerà queste parole nell’omelia della messa che terrà domenica prossima nella sua chiesa, la chiesa della parrocchia del Rosario, a due passi da Fiat, Alenia e Avio e dalle altre fabbriche e fabbrichette del polo industriale più grande e popoloso del Mezzogiorno. Per il responsabile della pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Nola il grave problema del danaro che non c’è sta creando problemi psicologici enormi alle famiglie colpite da sfruttamento e mancanza di lavoro. E ora che corrono voci di un improvviso trasferimento del centro di salute mentale di Pomigliano, il primo in Campania, datato 1975, l’indignazione del parroco diventa oggetto della sua prossima messa.

“Sì – conferma don Aniello – domenica dall’altare parlerò ai fedeli dei problemi mentali connessi a questa tremenda crisi e del fatto che Pomigliano non si può assolutamente privare di un servizio così importante”. Per rafforzare il concetto il parroco sta anche promuovendo una petizione contro il trasferimento. E’ stata sottoscritta finora da oltre 500 cittadini. Una situazione paradossale. La Cgil denuncia: “Prima l’Asl apre in un locale del comune di Pomigliano un servizio di assistenza psichiatrica e psicologica ai lavoratori colpiti dalla crisi, che è aperto una volta alla settimana, e poi la stessa Asl dispone la chiusura e il conseguente trasferimento di tutto il centro di salute mentale di via Pirozzi”.