PSR Campania: i comuni del Monte Somma

0
671

L’incidenza della politica comunitaria in materia di sviluppo territoriale è forte, così come determinante è l’intervento regionale.

Nei giorni scorsi, grazie ad un comunicato stampa della Pro Loco Somma, si diffondeva la notizia che la Giunta Regionale ha finalmente incluso i comuni del Monte Somma nella macroarea C “aree rurali ed intermedie”, nell’ambito del PSR 2014-2020. E’ in effetti un’ottima notizia per la regione Campania e in particolare per l’economia dei nostri territori. Il PSR è il Piano di Sviluppo Rurale dell’Unione Europea, finalizzato alla pianificazione per lo sviluppo sostenibile dei territori e alla promozione del settore.

Basta dare uno sguardo ai dati per capire quanto la politica di sviluppo rurale debba essere una priorità e quanto questo settore sia cruciale per l’economia europea: il 56% della popolazione dei 27 Stati membri dell’UE vive in zone rurali e queste ultime rappresentano il 91% del suo territorio. Il principio è quello di una politica comune di sviluppo, che possa uniformare i canoni ambientali e perseguire uno sviluppo sostenibile, in modo da sostenere anche quei Paesi che non potrebbero permettersi la politica di cui abbisognano.

L’orientamento strategico comunitario lascia però ampio margine alle nazioni: è fondamentale che le direttive europee siano adattate con sapienza alle caratteristiche di ogni territorio ed alle esigenze locali, grazie all’essenziale operato delle Regioni. Di fatti il piano di sviluppo, di durata sessennale, è finanziato in parte dal bilancio centrale dell’UE ed in parte dai bilanci nazionali o regionali degli Stati membri. Il PSR 2007-2013 regolava esplicitamente il margine decisionale degli organismi interni, incentrando la politica di sviluppo su tre assi tematici principali: il miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale; il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale; il miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale. I finanziamenti ricevuti dovevano essere suddivisi equamente tra i tre assi, mentre una quota del totale poteva essere spesa a sostegno di partenariati locali per l’attuazione di progetti altamente specifici, atti a rispondere a particolari problemi o valorizzare determinate caratteristiche locali.

Nello scorso PSR tutti i comuni vesuviani appartenevano alla categoria A2 “aree ad agricoltura intensiva”, assieme ai comuni del Nolano; si associavano quindi territori montuosi come i nostri a quelli della pianura nolana. Evidente è l’incoerenza di tale categorizzazione e la poca efficienza ai fini della valorizzazione delle potenzialità locali: si tratta di territori aventi produzioni e vocazioni completamente diverse che richiedono, quindi, una programmazione ed una pianificazione differenti. Tale incongruenza è stata superata, infatti nella pianificazione relativa al 2014-2020 i comuni del Monte Somma sono stati inclusi in una diversa categoria e considerati “aree rurali intermedie”. Il 17 Ottobre è stato inviato a Bruxelles il testo del PSR Campania, che è quindi attualmente all’esame della Commissione.

Pianificare degli interventi prevede innanzitutto studi di settore e analisi quantitative/ qualitative dei bisogni. L’essere inseriti in un progetto come questo, con i giusti presupposti, è sicuramente un’occasione per un migliore sfruttamento delle potenzialità dei nostri territori. Ma i finanziamenti europei, e l’eventuale sblocco di nuove disponibilità, rappresentano soprattutto una grossa occasione: sono tante le possibilità e gli scenari che tali fondi, se ben gestiti, potrebbero aprire in termini di opportunità.