PILLOLE DI “900. SCOPPIA LA II GUERRA MONDIALE

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    L”Italia si schiera con la Germania e il Giappone, contro americani, russi, inglesi e francesi. Il Paese versa nella fame e nella desolazione.
    Di Ciro Raia

    Nel 1941 la Germania di Hitler attacca la Russia di Stalin. Mussolini, senza neppure consultare i suoi ministri, chiede all”alleato nazista l”onore di potere mandare le divisioni del CSIR (Corpo di Spedizione Italiana in Russia) in terra russa. E, contro il parere dello stesso Hitler, che avrebbe preferito quelle forze a presidio del Mediterraneo, ben 60.000 uomini sono spediti nella lontana Russia.

    Quando, poi, a seguito dell”attacco di Pearl Harbor (foto), gli Stati Uniti dichiarano guerra al Giappone, il Duce non esita a schierarsi –in un conflitto, ora, veramente mondiale- insieme ai tedeschi ed ai samurai gialli, contro i russi, gli americani, i francesi e gli inglesi. In Africa Orientale, infine, cadono anche le ultime resistenze italiane. Arroccato sull”altopiano dell”Amba Alagi, infatti, Amedeo di Savoia perde l”ultimo presidio italiano. La fame e le malattie sono state più forti degli atti di eroismo dei soldati italiani, che, innumerevoli, sono fatti prigionieri dagli Inglesi.

    In Italia si avverte che la guerra sta segnando il progressivo sgretolamento del regime fascista. I comunisti, da parte loro, in attesa dello scossone finale, cominciano a costruire una rete clandestina in grado di mantenere collegamenti ed indirizzare simpatizzanti e dissidenti del fascismo. Da Mosca il capo dei comunisti, Palmiro Togliatti, sotto il nome di Mario Correnti, trasmette alla radio “Discorsi agli Italiani”. L”economia della nazione è a terra. Il debito pubblico svetta fino a 80 miliardi di lire.

    Il mercato nero è sempre più prolifico; con la tessera annonaria non si riesce a vivere. La razione giornaliera di pane si è ridotta a meno di 200 grammi a persona! Vengono limitati i consumi elettrici, privati ed industriali, che comportano, questi ultimi, una riduzione dell”orario di lavoro e delle retribuzioni salariali. E, come se non bastasse, l”alleanza con i tedeschi richiede che 200.000 lavoratori italiani siano spediti in Germania a dare man forte nelle fabbriche e nei campi.
    Dopo poco meno di un anno, nel 1942, comincia, però, a vacillare l”idillio tra Hitler e Mussolini. Il Duce mal sopporta l”arroganza tedesca e l”inferiorità italiana sui terreni di guerra.

    Il paese versa sempre più nella fame e nella desolazione. Ciò nonostante, però, il fascismo riesce ancora a tenere. Nel XXI anno dell”era fascista, infatti, il partito conta quasi 5 milioni di iscritti, di cui circa un terzo sotto le armi. La propaganda di guerra è sempre martellante. I bambini a scuola scrivono lettere al fronte: “Caro papà, uccidi per me gli schifosi inglesi e le truppe dei loro servi coloniali, i plutocrati capitalisti americani e i mostri senza-Dio bolscevichi”.

    Sono perse definitivamente le colonie africane. Sul fronte russo si registra una dura sconfitta per le truppe italiane.
    Eppure gli eventi della guerra non fermano la vita sociale. I censori fascisti tentano di vietare l”uso del costume da bagno: “Per la pace delle anime dei morti in guerra è necessario evitare di mettere in mostra nudità invereconde”. Ma gli italiani non se ne danno per inteso. Le spiagge, anche nei mesi di guerra, si affollano sempre più; come, d”altra parte, le sale da ballo, nonostante tutti i divieti del regime. E proprio nei locali notturni si costruisce il successo del Quartetto Cetra, di Alberto Rabagliati e del mitico Trio delle Sorelle Lescano. La giovane Nilla Pizzi, poi, vince il concorso delle voci EIAR di Montecatini. Ma è la diciannovenne Alida Valli ad avere un vero trionfo con la canzone “Ma l”amore no” del maestro Giovanni D”Anzi.

    Al cinema, nel film “La cena delle beffe”, di Alessandro Blasetti, si vede il primo seno nudo in una pellicola italiana; è quello dell”attrice Clara Calamai. Il regista Vittorio De Sica si impone alla critica ed al pubblico con il film “Teresa Venerdì”, con Anna Magnani. Grande successo anche per il giovane regista Luchino Visconti con il film “Ossessione” e per Mario Soldati col film “Piccolo Mondo Antico”, interpretato dalla giovane rivelazione Alida Valli.

    La censura fascista sequestra l”antologia “Americana” di Elio Vittorini, pubblicata dall”editore Valentino Bompiani. Il libro ha il merito di far conoscere agli italiani i nomi e le opere di Faulkner, Steinbeck, Dos Passos. Ma il mondo della cultura italiana è molto florido e saluta la pubblicazione delle opere degli scrittori Dino Buzzati (Il deserto dei Tartari), Romano Bilenchi (Conservatorio di Santa Teresa), Guido Piovene (Lettere di una novizia), Vitaliano Brancati (Don Giovanni in Sicilia).

    Nemmeno il mondo dello sport si ferma: l”Ambrosiana Inter, il Bologna, la Roma ed il Torino trionfano, rispettivamente nel campionati di calcio dal 1939-40 al 1942-43. E proprio il 10 giugno 1940, il giorno dell”entrata in guerra dell”Italia, un giovanissimo corridore, Fausto Coppi, vince il XXVIII giro ciclistico d”Italia.

    ANTOLOGIA