La Madonna del Carmine deve “uscire” di domenica. Lettera al Sindaco di Ottaviano

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Dopo l’esperienza dell’anno scorso molti chiedono che la processione si svolga di domenica. In ogni caso è il Sindaco che decide in che giorno “esce” la Madonna del Carmine. La Compatrona non merita un Comitato?

Lei, signor Sindaco, dirà: ma come, non è ancora “uscito“ San Michele, e già si parla della Madonna del Carmine? Penso che sia utile mettere le cose in chiaro con largo anticipo: se no, qualcuno ci porta all’ultimo minuto, e al fatto compiuto. Che fa pure rima.

Signor Sindaco, mi perdonerà se cito i miei articoli. Dopo la processione di due anni fa scrissi: “Lunedì 16 luglio gli Ottavianesi hanno accompagnato in corteo la Madonna del Carmine, che tre anni fa divenne, anche ufficialmente, Compatrona di Ottaviano: di fatto lo è dal 1660. Grande e intensa è stata la partecipazione dei cittadini, sebbene la processione si sia celebrata, per la prima volta, in un giorno feriale: a questo punto, credo che si possa mantenere la data del 16 luglio, quale che sia il giorno in cui capita, o ritornare alla tradizione, celebrando il rito la domenica successiva al 16 luglio. Un dato è certo: la processione non può svolgersi prima del 16 luglio. E cosa che porta male, come fare a qualcuno gli auguri di buon compleanno il giorno prima che compia gli anni“. (ilmediano.it, 19/07/2012) .

L’anno scorso la gente era poca, “rispetto agli altri anni“: e lo scrissi. Credo che l’abbia notato anche Lei, che per la prima volta accompagnava da sindaco la Sacra Immagine. E’ stato un segnale chiaro per tutti: la processione deve svolgersi di domenica: costumi e abitudini vanno rispettati e non ha senso fare il confronto con la processione di San Michele, e non solo perché l’8 maggio è per Ottaviano giorno festivo. Il culto della Madonna Nera è un culto di popolo, e la Sua processione conserva ancora un carattere penitenziale: questi due aspetti impongono di favorire in ogni modo la presenza e la partecipazione dei fedeli e dei devoti. Se poi qualcuno ha deciso che il culto si svuoti di senso e che la processione faccia la stessa fine di quella della Santa Croce, questo qualcuno ha fatto male i suoi conti.

Sento dire che la decisione sul giorno e sulla data della processione spetta alle autorità religiose. Sarò chiaro. Rispetto preti, frati, monache e vescovi. Ma è il sindaco che stabilisce quando si fa la processione della Madonna del Carmine: per due ragioni: perché è il sindaco, e perché questa processione è uno dei pilastri dell’ identità civica di Ottaviano, prima ancora che di quella religiosa: e questo non l’hanno stabilito preti, monache e frati, ma le vicende della nostra storia e le sofferenze dei poveri cristi.

Dunque, signor Sindaco, la responsabilità della decisione è solo sua, non può passarla ad altri: diffidi di chi le consiglia di non immischiarsi, di lasciar fare al clero. Diffidi dei “diplomatici“. Il 16 luglio, che quest’anno capita di mercoledì, giorno in cui i devoti della Vergine del Carmelo un tempo non mangiavano carne, potrebbe essere dedicato alla benedizione degli “abitini” e a momenti di riflessione culturale e religiosa. Inoltre, bisogna ricostruire, signor Sindaco, le relazioni, che furono vaste e articolate, tra il culto della Madonna Nera venerata a Ottaviano e il mondo vesuviano: fino ai primi anni ‘70 partecipavano alla processione ottajanese pellegrini provenienti da ogni parte del territorio: ricordiamo in molti i ceri enormi che alcuni di essi portavano a spalla per tutto il percorso, con lo sforzo, con l’ affanno e con la pazienza dei sinceri penitenti.

San Michele ha il Suo Comitato, ed è giusto. Chi volesse scrivere una storia seria della nostra città, dovrebbe dedicare decine di pagine alle vicende dei comitati della festa di San Michele. La Madonna del Carmine, ora che è Compatrona, non merita un Comitato? Un Comitato tutto Suo, ovviamente. Solo Suo.
Le auguro buon lavoro, signor Sindaco, e calma e serenità. E la saluto.
(Foto: Ottaviano, edicola votiva)

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