Sbarca anche qui in Italia, dopo una serie di ritardi e di lungaggini, il contrassegno unificato per la sosta e la circolazione auto dei disabili.
Pare finalmente giunto ad una proficua conclusione il dibattito che prende in esame i contrassegni auto dei disabili all’interno dell’unione europea. Dopo più di dieci anni di diatribe, infatti, in virtù delle innumerevoli sanzioni che i nostri connazionali si sono visti recapitare per essersi recati all’estero con la propria vettura, anche l’Italia ha deciso di mettersi al pari coi tempi e di adottare il Contrassegno Unificato per la circolazione e la sosta dei veicoli. Dispositivo, questo, raccomandato dal Consiglio europeo fin dal 4 giugno 1998.
Approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 25 maggio scorso e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il testo si pronuncia in questi termini: "Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Consiglio ha approvato, in via definitiva, dopo il parere favorevole del Consiglio di Stato, un provvedimento di modifica del regolamento di esecuzione del Codice della strada, prevedendo l’adozione di un modello unico di contrassegno per i disabili conforme al modello comunitario, che garantisca adeguatamente la riservatezza degli interessati. La normativa risponde all’attesa delle principali associazioni delle categorie tutelate".
Recarsi al di la dei confini nazionali, e muoversi in tutta Europa con la propria auto, non sarà più un viaggio verso la fortuna. Non dovremo più preoccuparci di esibire il nostro contrassegno finendo per incappare in multe o sanzioni incontestabili. Va sottolineato, poi, che tale regolamentazione, resta un supporto a favore di tutti quelli che si spostano limitatamente al territorio nazionale, senza dover per forza di cose oltrepassare i nostri confini. Questo, infatti, ci metterà al riparo dalle disuguaglianze legislative esistenti tra comuni e comuni.
Fino ad oggi, il rilascio dei contrassegni apparteneva ai Comuni di residenza, che attraverso le proprie direttive, regolavano le soste, le Ztl e quant’altro. Difatti, con questo cambiamento, potremo dire?addio al vecchio pass arancione per adottarne il nuovo dal colore azzurro. Rispetto alla versione ormai passata, come ho già accennato pocanzi, i nuovi pass si presenteranno col classico simbolo bianco della carrozzina su sfondo azzurro. Riporteranno, inoltre, la data di scadenza, il numero di serie e timbro dell’autorità nazionale e comunale che l’ha rilasciato. Novità assoluta, sarà la foto e il nominativo del soggetto autorizzato che compariranno nella parte retrostante del tesserino.
Per tutto questo, però, si prevedono tempi ancora lunghi. Per vedere i contrassegni blu operativi, infatti, i comuni avranno bisogno di adeguare la propria macchina burocratica e di recensire tutti i disabili che ne avranno bisogno. Il pass, che porterà il vantaggio di uniformare la circolazione in auto dei disabili, avrà validità in tutta Italia e nei soli paesi dell’Unione Europea che hanno risposto positivamente all’iniziativa. Prima di partire per un viaggio all’estero, quindi, è sempre raccomandabile prendere tutte le giuste informazioni.
Mi auguro, a questo punto, che anche il nostro comune, Sant’Anastasia, si adegui velocemente a questa importante innovazione. Mettendo in condizione, i propri cittadini con handicap, di muoversi e di viaggiare nel massimo del rispetto delle norme vigenti in ambito comunitario.
(Fonte foto: Rete Internet)
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