LA CASA BLU DI CHAGALL E I SAPERI DI STRADA

    0
    763

    Giornate di studio per fare il punto sul lavoro di formazione che si fa per gli adolescenti. Si punta ad individuare come ripetere ed esportare il metodo dei “Maestri di strada”.
    Di Annamaria Franzoni

    Ritengo che non sia sfuggito il valore simbolico della locandina del Seminario “I saperi di strada e cittadinanza attiva. Trame di pensiero e strutture per la promozione di nuove alleanze educative” che presenta la casa blu di Chagall.
    La dott.ssa Santa Parrella nell”introdurre i lavori del 2 luglio scorso presso la Sala Consiliare dell”Università Parthenope di Napoli, ha chiarito il senso di tale scelta collegandolo al titolo della sua relazione: “Percorsi spezzati. Una casa da demolire o ristrutturare”.

    Il nostro lavoro, il lavoro di tutti quelli che lavorano nella formazione degli adolescenti, ed in particolare in percorsi complessi, di disagio e dispersione, è spesso fatto di percorsi spezzati, di ponti traballanti, passaggi incerti, strade interrotte, in una sorta di cantiere con i lavori sempre in corso, con tanti ragazzi soli e smarriti con la loro rabbia e con la loro paura.

    Le giornate di studio segnate, come ci riferisce Cesare Moreno, da parole dense, punti si accumulazione di conoscenze e saperi e da parole fluide, sussurri che hanno percorso come ombre – ora minacciose ora ristoratrici, hanno avuto e avranno in seguito lo scopo di mettere insieme, grazie al contributo degli esperti , tutti autorevoli e qualificati, esperienze di alto impegno, per individuare la ripetibilità e l”esportabilità di una metodologia che attraverso lo spazio di riflessività comune, accorci le distanze tra teoria e prassi.

    Hanno offerto il loro contributo ai lavori e al dibattito dell”auspicata rinnovata cittadinanza giovanile: Santa Parrello , Luigi Vero Barca, Paolo Valerio, Marianella Sclavi,Clotilde Pontecorvo, Anna Maria Ajello, Simonetta M.G. Adamo, Antonio Genovese, Guelfo Margherita, Dora Gambardella, Vittorio Campione, Nicola Magliulo, Alfonso Maurizio Iacono,Mario Spada, Anna la Rocca, in teleconferenza da Portici, Marica Iorio da Roma, Amalia Aiello, dalla sede della Federico II di Via Cortese.

    Ricordo che i lavori sono stati seguiti in teleconferenza presso il Centro SINaPsi della Federico II di Napoli, presso il Centro Ricerche ENEA di Portici e ancora presso la Scuola di Dottorato in Scienze della Formazione di Firenze e di Bologna, presso l”UPTER, Università popolare di Roma, sotto la regia della sede riminese che ha messo in contatto i gli studiosi dislocati nei vari punti della nostra Penisola.

    ARTICOLO CORRELATO