Il 67° anniversario delle Quattro giornate di Napoli è stato rivissuto in modo particolare da oltre 50 studenti, presso l”Istituto Campano per la Storia della Resistenza. Di Annamaria Franzoni
La città di Napoli, nei giorni immediatamente precedenti all’arrivo delle forze alleate del 1° Ottobre 1943, si rese protagonista per prima, tra le grandi città europee, dell’insurrezione contro l’occupazione nazista e corre mito che durante le Quattro Giornate di Napoli la liberazione della città sia avvenuta grazie al coraggio dei suoi “scugnizzi”: la loro presenza , che si aggira intorno al 10%, su circa 2000 partecipanti, è stata sicuramente esaltata e enfatizzata dalla foto-simbolo che gli Americani diffusero allo scopo di sottolineare che l’esercito nazista fosse stato battuto da un esercito di adolescenti.
Nel corso delle numerose manifestazioni in memoria delle “giornate napoletane” due quinte classi dell’ISS "Pitagora" del Rione Toiano di Pozzuoli, il 30 Settembre scorso, sono state invitate a “ Ri-vivere le Quattro Giornate di Napoli” presso la sede dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età Contemporanea “Vera Lombardi”, Via Costantino 25,
per commemorare il 67° anniversario di un evento poco noto alle giovani generazioni.
In una bella mattina settembrina, 27 ragazzi del Liceo Socio Psico Pedagogico e 31 ragazzi del Liceo Scientifico, accompagnati dai due docenti di Storia, prof.ssa Francesca De Simone e Andrea Buonajuto, hanno con allegria saltato un giorno di scuola per partecipare ad una lezione diversa, su di un argomento storico che ignoravano, ma che li incuriosiva.
La seconda guerra mondiale, infatti, è sì programma dell’ultimo anno, ma è oggetto di studio tardivo rispetto al mese di Settembre, ed è inutile sperare che ci sia in loro qualche lontano ricordo dalle scuole medie. Da un rapido sondaggio nelle scuole, inoltre, è emerso che pochissimi sono quelli che conoscono queste pagine di storia a noi così vicine…
Dunque un po’ istruiti velocemente, un po’ incuriositi dal luogo, erano ben disposti ad apprendere.
Tutta questa gioventù è stata accolta dalla direttrice dell’Istituto, Prof.ssa Giulia Buffardi, dal Prof. Francesco Soverina, responsabile della sezione didattica e dal Sig. Gennaro De Paola, splendido ottuagenario che con incredibile maestria ha saputo tenere i ragazzi attenti per più di 2 ore.
La sua testimonianza è stata molto più che toccante: gli allievi hanno pensato che di mestiere avesse fatto il docente, perché è stato bravissimo; invece è un ex partigiano, socio dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), più che avvezzo a portare il suo contributo nelle scuole, affinché i giovani non perdano la memoria, la fiducia nei valori, la speranza in un futuro di solidarietà, la capacità di ragionare sempre con la propria testa al di là delle fascinose e subdole mode.
È stato toccante e in alcuni momenti emozionante ascoltare i suoi racconti mentre ricordava gli esiti del primo conflitto mondiale, gli stati d’animo degli italiani quando hanno ingenuamente dato fiducia al fascismo, e quando hanno capito finalmente l’inganno al quale erano sottoposti da anni, gli eventi orribili della guerra, le sofferenze del popolo napoletano, l’eroismo di tutta una popolazione di fronte all’orrore nazista:due ore sono volate e non c’è quasi mai stato bisogno di richiamare l’attenzione di nessuno.
L’ICSR ha successivamente mostrato ai ragazzi 2 mostre permanenti, fotografiche, documentarie e pittoriche che, a suggello di quanto fino a quel momento ascoltato, hanno ancor di più impresso il significato di quegli eventi.
La lezione di storia fuori dalla tradizionale aula scolastica è stata resa possibile dalla disponibilità del Presidente dell’Istituto, Prof. Guido D’Agostino e dal D.S. Prof. Cesare Fournier che hanno reso possibile questa istruttiva lezione di vita, oltre che di storia.
(Fonte foto: Rete Internet)