Volla. La Sanità Negata ai Diversamente Abili

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La situazione è drammatica e potrebbe sfociare nella tragedia. Il 31 Ottobre 2016 scadranno la maggior parte delle autorizzazioni ai trattamenti, talora salvavita, che molti pazienti diversamente abili, soprattutto bambini, effettuano nelle strutture accreditate con il SSN del territorio.

 

Benché ciascun luogo del suolo patrio sia caratterizzato da un tipo particolare di “Sanità”, con modelli vari e diversificati a seconda della latitudine, alcuni concetti base restano più o meno simili. Tre su tutti. 1. Una buona parte della “Sanità Pubblica” è “Inefficace ed Inefficiente”, e, ovviamente, laddove il pubblico non funziona fiorisce il privato che dovrebbe “sopperire” alla sua carenza.

  1. Una buona parte della “Sanità Privata/Accreditata” è “Vorace”;
  2. Le responsabilità tra i governi nazionali, regionali e locali sono rimpallate a seconda delle circostanze.

In Casa Nostra “ogni anno puntualmente, di questi giorni, c’è questa triste e mesta ricorrenza”, cioè, ad ogni autunno finiscono i soldi della “Sanità Pubblica” e quindi la “Sanità Privata/Accreditata” interrompe le sue prestazioni e va in sofferenza. Ovviamente, sembra che nessuno si interroghi sul fatto che appena arriva l’autunno finiscono i soldi (!?).

La Sanità che canta, come la cicala, e che non è previdente, come la formica, non riuscendo a conservare e gestire il suo budget per tutto l’anno, consumandolo nei primi nove mesi.

Ciò da un lato mette a rischio migliaia di posti di lavoro, dall’altro la salute, e in alcuni casi, la vita delle persone che usufruiscono di tali prestazioni.

In “Casa Nostra”, sembra che il problema sia politico, e cioè che il “Commissario” alla Sanità Campana, Polimeni (mandato dal governo centrale perché i locali non sono adatti alla gestione ndr), non “voglia” firmare i contratti, e quindi i pagamenti, con le strutture sanitarie convenzionate perché pone come condizione il fatto che queste strutture rinuncino ai crediti pregressi, cosa che, ovviamente, sembra non sia accettabile da parte delle suddette strutture (pare che manchino circa 17 milioni di euro all’appello ndr). Dall’altro sembra che il Governatore De Luca stia insistendo affinché vengano superate queste criticità.

Intanto, mentre la diatriba politica continua, sono tante le persone diversamente abili che usufruiscono delle prestazioni delle strutture accreditate presenti sul territorio, essendo il pubblico non in grado di rispondere ai loro bisogni, e che si trovano private dei loro diritti.

Da Volla e dintorni sono tante e gravi le patologie che afferiscono ai centri convenzionati della zona, come ad esempio il centro “Villa delle Ginestre”.

Atrofia Muscolo-Spinale, Epilessia con Ritardo Cognitivo e disturbo dell’Interazione Sociale, Insufficienza Valvolare, Sindrome della X fragile, Sindrome di Down, Ritardo nel Linguaggio, Disturbo dello Spettro Autistico, Disturbo dell’Apprendimento, Ritardo Psicomotorio, Disturbo Socio-Comunicativo, Disturbo dello sviluppo, Autismo, Disturbo del linguaggio e del Comportamento, sono solo alcune delle gravi patologie che non saranno più trattate. Ovviamente dietro ciascuna di queste ci sono delle persone, molto spesso dei bambini, con il loro mondo, e accanto ad essi ci sono le famiglie con le loro problematiche sociali ed economiche.

Modifiche della costituzione, assegnazione delle risorse, sprechi, ruberie, cattiva politica, clientela fiorente, diseguaglianze sociali, passaggio graduale dal pubblico al privato, sono questi i temi che hanno disegnato nel corso degli anni una “Sanità Italiana” che va sempre di più alla deriva.

Alla luce di tutto questo, ovviamente, come al solito, a pagarne le conseguenze sono sempre gli “ultimi”, e cioè i più poveri, i più malati e i più anziani.

Intanto, anche se fosse vero che … “Beati gli ultimi perché di essi è il Regno dei Cieli”, per questo “Regno della Terra” non si potrebbe fare qualcosa di meglio? Come sempre in questi casi “la speranza è l’ultima a morire”