Somma Vesuviana, il Palio come senso e orgoglio d’appartenenza alla comunità d’origine

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Il tema della 32esima edizione del Palio di Somma Vesuviana 2024 è quest’anno: “Mediterranea: terra e mare di fraternità”.

La cultura mediterranea è stata sempre una grande sinergia di valori e modelli e ha visto in passato e vede ancora oggi passaggi di popoli che trasmettono tuttora il loro senso di appartenenza. Tale appartenenza, in particolare, è l’interiorità più assoluta, l’anima di una comunità. Innanzitutto, non bisogna considerare il Mediterraneo soltanto come la culla della storia, ma anche come futuro di civiltà, nelle quali si sono incontrati consuetudini e memorie proprio in attesa di idee e nuove prospettive futuristiche. Città mediterranea, vuol dire anche uno stile di vita comune, determinato dal clima, dalla geomorfologia dei suoi luoghi e dagli accadimenti storici, che nei secoli hanno portato non solo differenti culture a muoversi, scontrarsi, incontrarsi e fondersi, ma anche trasformazioni culturali, politiche e religiose.

Ebbene sì, nel processo di crescita culturale, il Mediterraneo ha giocato un ruolo fondamentale sul piano sociale, religioso e culturale. L’Italia, da sempre, ha avuto la capacità di far convivere, di associare, di tradurre i diversi patrimoni locali e regionali, elaborando una cultura sopranazionale. E non mancano oggigiorno i tentativi di rivisitare il patrimonio tramite la memoria. E la cultura insieme alla memoria rimangono gli strumenti primari, attraverso cui riscoprire il patrimonio della tradizione mediterranea. E nella memoria della cultura mediterranea, ben s’inserisce il Palio di Somma Vesuviana, che intende ripercorrere un viaggio a ritroso nel ricco patrimonio storico locale di una città millennaria, valorizzando non solo quanto ci sta alle spalle, ma puntando lo sguardo in avanti, cercando di recuperare non solo le epoche passate per utilizzarle come palcoscenico del presente, ma caricandole di significati e contenuti attuali. Il Palio, infatti, legato a una rievocazione storica di epoca aragonese, rientra nella categoria delle feste e dei giochi folkloristici presenti in tutti i paesi dell’area mediterranea. Il senso e l’orgoglio di appartenenza alla comunità di origine, non che l’interesse alla conservazione, alla valorizzazione e allo sviluppo dei beni e dei servizi comuni, oltre che al rispetto del territorio.

Solo rivivificando tali sentimenti, potremo avere una comunità attiva, collaborativa e consapevole. Sono certo che questo percorso potrà contribuire definitivamente a favorire ancor più la crescita delle capacità umane e intellettive di questo territorio. Il Palio, ultima speranza, ha il compito importante di educare le nuove generazioni a riappropriarsi del destino del proprio territorio attraverso la ricostruzione storica di momenti della sua storia e attraverso l’offerta alla città di manifestazioni del proprio ingegno e della propria creatività.