Il tempo di un caffè: Alberto Angela e Somma

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   Domani  sera Alberto Angela si occuperà ancora una volta di Somma. Ovviamente c’entra Villa Augustea. Meglio: c’entra il prof Antonio De Simone, il nostro e vostro caro amico archeologocon una lunga intervista sulla sua lunga carriera di opere e scoperte. Ormai non si contano più le volte che Alberto ed il compianto Piero hanno illustrato nelle loro trasmissioni tv lo scavo archeologico di Somma. Cominciò proprio il papà che nel 2005 mandò in prima serata un lungo servizio (era SuperQuark) sulla Starza della Regina.

    Son passati  20 anni da allora. E per nostra fortuna la Missione Archeologica Giapponese, su concessione del Ministero dei Beni Culturali italiano, continua. Come continua la collaborazione scientifica tra il nostro concittadino onorario e il team tecnico che supporta tutta l’opera divulgativa  di Alberto Angela. E’ un vero miracolo nel miracolo. Chi poteva mai immaginare quello che da queste parti poi è successo.

     Perché è successo davvero di tutto. Anche l’impensabile. Sìperché l’opera giapponese, sul fronte delle innumerevoli missioni universitarie all’estero dello stesso settore, risulta essere una delle più impegnative al mondo. Per durata nel tempo, per spessore scientifico dei soggetti coinvolti (Università di Tokyo-Suor Orsola Benincasa), per distanza tra i Paesi (Giappone-Italia: 10.000 km) e per i costi naturalmente proibitivi. Infatti a fronte di cifre astronomiche che l’opera ha richiesto e richiede, a carico delle autorità nipponiche, ha visto e vede ancora anche una collaborazione economica, a titolo completamente gratuita e volontaria, non trascurabile di imprenditori locali.

    E’ successo, per esempio, che nei momenti complicati della storia dello scavo alcuni soggetti illuminati hanno messo mano al portafoglio e fatto continuare l’opera. Non è stato semplice ma soprattutto non era scontato ma è successo, sorprendendo anche gli stessi addetti ai lavori.

    Quando sembrava la continuità dell’opera compromessa dall’esaurimento dei suoli disponibili, per esempio, è intervenuto un noto costruttore che ha comprato parte del suolo confinante e donandolo al Comune ha permesso l’allargamento strategico dello scavo. Sopperendo alle lungaggini burocratiche degli espropri comunali nel frattempo avviati. Allo stesso modo quando il numero dei visitatori è sensibilmente aumentato un altro imprenditore di successo ha materialmente offerto la lunga e costosa scala metallica di sicurezza al servizio dei turisti.

    E per dirla tutta anche in questa fase la Missione, anno di transizione 2025, si  gioverà di importanti contributi privati, raccolti  in tutto il mondo certo, ma anche di provenienza locale.

    Perciò è una storia sorprendente per tanti versi.  Bisogna sempre ricordare però che tutto comincia con la denuncia del farmacista dott. Alberto Angrisani nel 1929 all’allora Soprintendente ai beni Archeologici . E con l’opera del prof Antonio De Simone che ha suggerito ai colleghi giapponesi Somma Vesuviana come zona di intervento ma soprattutto li ha assistiti e supportati nel progetto. Ovviamente con la professionalità e la passione che il ruolo richiede. Necessario ricordare che il tutto si svolge sotto la continua e doverosa sorveglianza della Soprintendenza Archeologica  dell’AreaMetropolitana di Napoli nella persona dell’arch. Mariano Nuzzo.

    Poi arriva anche la tv, quella di livello che ha dato una bella mano a promuovere Somma. Lasciando alle spalle la brutta famadi terra della discarica di rifiuti “Fungaia Monte Somma che lungamente ci ha segnati. E’ stato un bel salto di qualità. E se c’è un futuro di grande dignità si sta delineando in quella gigantescabuca alla Starza della Regina. Presuppone però un cambio di paradigma a tutti i livelli,  privato ma anche pubblico. E quello che stanno tentando di fare i tanti cittadini sensibili, mettendoci di proprio, è un bell’esempio di grande civiltà.

    Intanto godiamoci la puntata di Noos, l’Avventura della Conoscenza, di Alberto Angela che intervisterà il prof Antonio De Simone, alle ore 21,00 di lunedì  21 luglio su Rai Uno. E nel frattempo ricordiamo che il sito aprirà al pubblico la mattina, come ogni sabato di fine mese, del 26 luglio prossimo.

                                                         Franco Mosca