San Vitaliano, inquinamento dell’aria: il punto di “San Vitaliano Rinasce”

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Nel corso del brindisi augurale del nuovo anno, promosso dal dott. Pasquale Raimo (commercialista), capo gruppo consiliare di “San Vitaliano Rinasce”, che si è svolto nella bella cornice di Villa Perrotta a Roccarainola, si è parlato soprattutto dell’incombente problema dell’inquinamento dell’aria e del suolo, che attraverso varie e preoccupanti manifestazioni di degrado, opprime in modo particolare la cittadina assurta agli “onori della gloria nazionale”, e certamente anche tutti i paesi del circondario vesuviano-nolano.

 

Il problema però trova un muro nella condotta dell’Amministrazione Falcone, in carica da sette anni, e si capisce se ad oggi il sindaco ha prodotto soltanto una molto dubbia ordinanza limitata e circoscritta a vietare le emissioni di fumo prodotte delle pizzerie e dai camini delle case, come ricordato dall’avversario politico Raimo.

Alla manifestazione hanno partecipato con encomiabile senso di attaccamento alle radici i parlamentari Ciccio Ferrara (della nascente Sinistra Unita) e Massimiliano Manfredi (PD), il consigliere regionale Teresa Amato (PD) e Peppe Esposito, in rappresentanza di Mario Casillo, capo gruppo regionale del PD, i responsabili territoriali del Partito della Rifondazione Comunista e dello spazio sociale “Cento passi”   e (per la verità pochi) rappresentanti delle associazioni ambientaliste locali.

“La politica ha fatto il danno e la politica deve porvi rimedio trovando le  soluzioni necessarie” ha ribadito il deputato Ciccio Ferrara puntando il dito contro i guasti prodotti dagli insediamenti industriali urbani, alle scarse arterie stradali intasate di traffico, alla scarsezza dei mezzi pubblici, ed alla scarsissima sensibilità sia ambientale che in termini di lungimiranza politica di troppi amministratori locali, tanto per fare un esempio.

Come primo passo da compiere in fretta il  parlamentare (sanvitalianese, componente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica)  ha suggerito con fermezza la necessità e l’impegno politico proprio  di fare rete a livello regionale per promuovere una cabina di regia ed  esami ed analisi a largo spettro, oltre gli schemi rituali dell’Arpac (ente statale di vigilanza ambientale) mirati seriamente alla immediata comprensione e risoluzione del problema che minaccia la salute dei cittadini della zona. L’invito è stato accolto molto volentieri e con grande disponibilità dall’on.le Manfredi (componente commissione permanente Ambiente del Parlamento), dalla Amato (Componente Commissione Ambiente del Consiglio Regionale) e da Esposito, responsabile provinciale enti locali.
L’Amministrazione Falcone invece, ha concluso Raimo, dovrebbe smmetterla di lanciare accuse di allarmismo ai consiglieri d’opposizione e decidere, pur nei noti limiti delle sue ridotte capacità, di darsi da fare in modo serio, per risolvere il problema.