Reggia di Portici tra gusto cinese e Mozart

Un itinerario alla scoperta del sito Borbonico del Miglio d'Oro

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Perfettamente incastonato tra campagna e mare, a ripercorrere fasi storiche, curiosità e peculiarità del sito borbonico della Reggia di Portici, questa mattina, un itinerario alla scoperta dell’architettura dell’imponente palazzo, capolavoro barocco arredato con mobilio francese e con gusto improntato ad un notevole lusso. «Re, Mozart e gusto cinese»: questi i filoni del percorso che ha condotto gli appassionati attraverso le sontuose sale, spazi cinematografici e gli scaloni monumentali. Il suggestivo itinerario, a cura dell’associazione Neartpolis, dalle 10.30 ha quindi immerso i visitatori tra i maestosi affreschi, porticati, stucchi, pitture, terrazze e scaloni, tesori inestimabili appartenenti al rinomato edificio storico del Miglio d’Oro, in quella lingua di terra alle falde del Vesuvio – di appunto circa un miglio – con 122 ville settecentesche e dimore aristocratiche, in quell’angolo di paradiso sceso in terra per la «grandeur» dei nobili che sotto i Borbone lì abitavano. Durante la visita l’attenzione si è focalizzata in particolare sulla Cappella Reale, consacrata nel 1749 e costruita modificando il precedente teatro di corte, e sulla settecentesca Sala Cinese, espressione di un gusto settecentesco per le atmosfere dell’Oriente asiatico, insieme ai numerosi spazi del piano nobile della Regia. Dunque «un percorso per conoscere una delle residenze più illustri della dinastia borbonica, adagiata tra il mare e il Vesuvio e ricca di storia e fascino», hanno spiegato gli organizzatori, che quasi un anno fa condussero gli appassionati tra le sale del sito borbonico per una speciale visita teatralizzata – che in tanti ricordano -, intitolata «La Reggia racconta»: una pièce con attori in costume che ripercorse le fasi storiche del palazzo, dall’alba del 1738, quando il re affidava i progetti di costruzione dell’architetto Antonio Canevari, al periodo di decadenza savoiardo, pochi anni dopo l’unità d’Italia. Insomma, una residenza principesca in tutto e per tutto. L’ultimo appello per assicurare un futuro certo alla prestigiosa Reggia e al Palazzo Reale a ottobre, da parte del sindaco Marrone al ministro Dario Franceschini; tra i firmatari anche Gianni Pittella, Vittorio Sgarbi, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, il direttore di Città della Scienza Luigi Amodio.