Aniello Lamberti, medico ortopedico noto e stimato, ha ucciso la moglie con due colpi di pistola. Un’arma detenuta illegalmente che ha puntato contro la donna, Angelina Fusco (56 anni, tre meno del marito), insegnante in una scuola media. Poi ha fatto fuoco, colpendola prima al petto e poi alla testa.
La pistola ancora in pugno, una Glock, il medico ha imboccato le scale che portano all’ultimo piano della palazzina di via Croce in cui viveva, è uscito in terrazzo, si è girato in modo da dare le spalle al vuoto e si è lasciato cadere giù, nel vuoto. Il suo corpo si è schiantato sul selciato del cortile interno dopo un volo di circa dieci metri.
I due vivevano da separati in casa ormai da tempo e le prime ricostruzioni dopo la tragedia avvenuta ieri mattina delineano un quadro triste, di una coppia con due figli, adulti e da tempo andati via di casa per studio o per lavoro, che litigava spesso. Anche ieri prima degli spari ci sono stati alterchi, urla, insulti.
A trovare il corpo di Aniello, già senza vita, sono stati i parenti che abitano uno stabile attiguo ma la disperata richiesta di aiuto e l’arrivo dell’ambulanza del 118 è stata vana. Lamberti era già morto. I carabinieri della compagnia di Nola hanno ricostruito con facilità una dinamica fin troppo chiara, l’abitazione della coppia è stata posta sotto sequestro e sulle due salme è stata disposta l’autopsia. Al civico 52 di via Croce sono accorsi in molti, sgomenti. Sul luogo dove si è consumato il crimine, prima l’omicidio e infine il suicidio, anche il procuratore capo di Nola, Paolo Mancuso e il sindaco di Palma Campania, Vincenzo Carbone.
Lamberti era un medico stimato, prima del raptus che lo ha spinto a uccidere la moglie e a togliersi la vita. Già dirigente dell’Asl Na 3 Sud, lavorava all’ospedale di Nola e aveva uno studio privato proprio nel palazzo di via Croce che ieri si è tramutato in scena del crimine. Impegnato anche nella vita comunitaria della sua città, era nel comitato organizzatore del notissimo Carnevale palmese e aveva una passione: i cani. Proprio domenica scorsa aveva portato il suo beagle ad una manifestazione tenutasi al campo sportivo di Palma e chi lo ha incontrato in quell’occasione non ha notato nulla. Era l’uomo di sempre, disponibile, calmo. Nessun segno evidente che l’ennesimo alterco familiare potesse fargli perdere la testa, impugnare una pistola e far fuoco contro la moglie per poi porre fine alla sua vita.