Riceviamo e pubblichiamo
I resti di una capanna del Bronzo Medio (1600-1350 a.C.), una grande villa di epoca sannitico-romana con un ninfeo ad esedra rivestito di cruste in preziosi marmi orientali, due necropoli stratificate con decine di tombe di varie epoche, santuari e aree sacre. E poi un tratto dell’antica autostrada del mondo romano: la via Popilia (Via ab Rhegio ad Capuam) costruita nel 132 a. C. con i resti di alcuni edifici destinatati alla sosta e provvisti di servizi (mutationes per il cambio dei cavalli, dei muli e dei buoi; mansiones o stazioni di sosta, che consentivano ai viaggiatori di fermarsi e pernottare) ma anche altre strutture preesistenti pubbliche e/o private destinate allo svago e poste ai lati della strada; colonne e cippi miliari posti lungo il tracciato, cauponae i ristoranti dell’antichità con resti archeobotanici.
É un tesoro senza fine quello di Marigliano, emerso tra il 2007 e il 2010, nei cantieri del Piano degli Insediamenti Produttivi (PIP) a via Nuova del Bosco e Via Sentino che aspetta solo il riconoscimento formale di “parco”. Ovunque si scavi, salta fuori qualcosa: marmi, monete, ceramiche, statue e colombari ricchi di materiale votivo e poi un’altra villa senatoria intercettata a qualche chilometro, a Via Ponte delle Tavole, con un grande portico su colonne. Un patrimonio senza pari di natura, storia e civiltà, scavato e risepolto in attesa di tempi migliori. Adesso, però, tutti questi tesori rischiano di scomparire per sempre sotto prefabbricati in cemento e assediati da capannoni industriali.
Per salvare la straordinaria area archeologica, associazioni, istituzioni e scuole del territorio rilanciano il progetto del parco archeologico-naturalistico-
La parola d’ordine è riaprire i cassetti chiusi e polverosi che intendono tacitamente affossare tutto. Tra i relatori dell’evento ci saranno l’archeologo Nicola Castaldo, l’architetto Bigio Perreca ideatore e progettista del vicino Parco Archeologico di Suessola, Gianfranco Nappi politologo e responsabile della rivista “Infiniti Mondi”, Stella Cervasio giornalista e scrittrice e attivista, Pasquale Belfiore architetto, urbanista, storico, docente all’Università di Napoli “Federico II”, Ilaria Matarese funzionaria archeologa della Soprintendenza Area Metropolitana di Napoli, Vito Lombardi presidente del Consiglio Comunale di Marigliano, Dino Manna assessore al PIP e alla valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico di Marigliano, il sindaco Gaetano Bocchino.
Tra le personalità del mondo della cultura, del giornalismo e dell’imprenditoria agricola e ricettiva, le istituzioni scolastiche, che in questi anni hanno tenuto accesa la fiaccola della tutela del patrimonio archeologico di Marigliano saranno premiati, con il riconoscimento del “Gallo d’oro”, il noto giornalista Rai e scrittore Ettore Di Lorenzo, la Croce Rossa Italiana di Napoli sezione Marigliano, il regista teatrale e poeta Antonio Cerciello, il pedagogista e conservatore di beni culturali Luigi Monda, l’Istituto Comprensivo “Siani-Alighieri” di Marigliano per il progetto “PON Coltivare un mondo sostenibile”, l’Orchestra dell’Istituto Comprensivo “Don Milani-Aliperti” di Marigliano, l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “G. Ferraris” di Marigliano.
Insieme a Raffaele di Palma architetto e scrittore e allo storico dell’arte Giovanni Villano, modera e coordina la giornalista, docente e sociologa, Anita Capasso, che proprio nel 2007 urlò dai media e in particolare dalle pagine del quotidiano “Il Mattino” la notizia sottaciuta degli eccezionali ritrovamenti archeologici, facendo scattare le misure di salvaguardia.





