Per le “Vie del gusto” il ristorante “Gustò” di Somma Vesuviana ha preparato un menù “illuminato” dal fritto misto alla napoletana e concluso, in un crescendo musicale, dalla pizza.
Per le “Vie del gusto” il ristorante “Gustò” di Somma Vesuviana ha preparato un menù “illuminato” dal fritto misto alla napoletana e concluso, in un crescendo musicale, dalla pizza. I sapori e i profumi della storia: ricordano gli studiosi che l’eredità del cibo da strada viene alla civiltà napoletana dall’antica Pompei, in cui i i banchi e le fornaci dei “termopolia” si affacciavano sulle vie e fornivano ai clienti anche polpette di gamberi, tortini di zucca, fette di pasticci e di gustose farinate di grano..Quelle antiche botteghe da cui si effondevano all’aperto vapori densi di grassi odori, e i tavernieri rumorosi, e le ancelle prosperose e ardenti ritornavano alla mente di Guglielmo Peirce quando contemplava le friggitorie napoletane: “cariche di marmi e di ottone, esse vendono ai loro avventori qualche cosa che voi mangiate, che sentite in bocca, sotto i denti, ma che non esiste e che tuttavia vi sembra di vedere.”. “Gustò” riuscirà a rinnovare il prodigio: gli amici delle “Vie del gusto” godranno della delizia immediata di frittelle, crocché e pizze, e nello stesso tempo “sentiranno” il profumo e il sapore che viene dalla memoria dei luoghi vesuviani. Profumi e sapori saranno arricchiti mirabilmente dalla birra Maneba, la vera e autentica birra del Vesuvio. E nel gioco piacevole della rimembranza li sosterranno anche i ritmi ancestrali della musica di Felice Cutolo e di Carmine Coppola.