Il febbraio nero del Napoli continua a Como, dove gli azzurri escono sconfitti per 2-1, risultato che consente all’Inter di essere per la prima volta in stagione alla vetta solitaria della classifica e in una posizione di forza in vista dello scontro diretto di sabato prossimo.
A causa delle varie assenze, Conte ripropone il 3-5-2 già visto a Roma e la lettura della partita è corretta, poiché la pressione alta impedisce al Como di palleggiare come fa di solito, costringendo la squadra di Fabregas a lanci lunghi che sono preda facile per i difensori azzurri, molto più strutturati rispetto agli attaccanti avversari, e costruendo occasioni importanti attraverso il recupero palla nella trequarti offensiva.
Nel secondo tempo è sembrato di rivedere il Napoli dell’anno scorso, assolutamente sterile e incapace di reagire, messo sotto dal talento cristallino di Diao e Nico Paz: forse è emersa per la prima volta la pressione di dover giocare già conoscendo il risultato dell’Inter, sollevando dubbi sulla capacità di affrontare un testa a testa, oltre alla questione del calo fisico già affrontata nelle scorse giornate. Sostanzialmente, il Napoli arriva al match point scudetto nelle peggiori condizioni possibili e l’impressione è che sia necessario un reset da ogni punto di vista per poter affrontarlo al meglio.