La foto è impietosa: cinquanta persone che assistono al concerto. All’inizio ce n’erano poco più di duecento.
Poco più di duecento persone, per la stragrande maggioranza studenti delle scuole superiori della vicina Pomigliano: ieri mattina gli abitanti di Castello di Cisterna e dintorni hanno disertato la manifestazione di beneficenza organizzata nello stadio comunale della cittadina per dare sostegno alla famiglia di Anatolij Korol, l’immigrato ucraino ucciso dai figli di un boss della zona nel tentativo di sventare una rapina in un supermercato, il 29 agosto. Sul palco c’era Nadia Korol con in braccio la figlioletta di un anno e mezzo. “Purtroppo siamo pochini ma la nostra risposta doveva essere comunque questa”, ha commentato il comico Alan De Luca, uno degli ospiti di riguardo dell’iniziativa.
Lo stadio comunale di Castello di Cisterna si trova a pochi passi dall’abitazione degli assassini di Anatolij. A un certo punto però, nel bel mezzo della manifestazione, mentre suonava Eugenio Bennato, sono rimaste una sessantina di persone. “Territorio indifferente alla mobilitazione per la legalità”, hanno dichiarato alcuni studenti delle scuole superiori di Pomigliano che hanno scelto di restare nello stadio per tutto il tempo della manifestazione. ” Manifestazione che è stata organizzata male – hanno aggiunto alcuni ragazzi del liceo Cantone di Pomigliano – ci hanno chiesto 5 euro per partecipare mentre ad altri studenti di altre scuole sono state chieste solo 2 euro pro capite”. Si tratta del biglietto di beneficenza il cui ricavato va alla famiglia di Korol. Resta però il dato più importante: sono stati soprattutto gli adulti e non i ragazzi, cioè i loro figli, a disertare in modo massiccio l’iniziativa.