Da eroi a bersagli: escalation di aggressioni e raid contro medici e infermieri

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In questi lunghi anni di pandemia si è spesso parlato del duro lavoro di medici, infermieri e personale sanitario tutto, dei sacrifici che questi professionisti hanno fatto per la passione della cura e assistenza dei pazienti. 

“Angeli”, è così che sono stati spesso denominati per la resilienza mostrata nonostante la stanchezza a causa di turni massacranti senza mai fermarsi.

Eppure spesso si sentono storie di aggressioni  violenze e atti criminali nei confronti di questi professionisti che cercano solamente di svolgere il proprio lavoro. È quello che è successo l’altro giorno a Rione Traiano, a Napoli, alla postazione 118 del Loreto Crispi che stava effettuando un intervento di soccorso alle 2 di notte circa. Dopo aver trattato il paziente a domicilio, i medici dell’ambulanza hanno notato una ruota del mezzo squarciato con un coltello che è stato lasciato nel mezzo. Fortunatamente il paziente non necessitava di un trasporto in ospedale perché se così fosse stato, i medici non avrebbero potuto svolgere il proprio lavoro, e probabilmente l’episodio si sarebbe trasformato in tragedia, a causa di un atto criminale commesso solo per il gusto di distruggere.

Altra vicenda accaduta qualche giorno fa è quella che ha visto protagonisti i medici della postazione Melito India che intorno alle 10 sono intervenuti per un’aggressione in strada a Marano. Si trattava di una lite tra marito e moglie e l’infermiera, in particolare, che cercava semplicemente di capire se i due fossero feriti e avessero bisogno di cure, è stata ricoperta di sputi e pesanti insulti da parte della donna che più volte ha provato ad aggredirla violentemente, fermata poi da una volante dei Carabinieri che transitava sul luogo. I medici sono stati poi costretti a barricarsi all’interno dell’ambulanza a causa della violenza mostrata dai due coniugi.

Storie del genere a carico dei medici sono quasi all’ordine del giorno, tutte diverse, eppure tutte simili. Storie di violenza gratuita nei confronti di chi cerca di svolgere il proprio lavoro al servizio dei cittadini e che, purtroppo, spesso è costretto a subire violenze sia fisiche che verbali senza alcun tipo di tutela.