Somma, i candidati a confronto su squadra, priorità e sviluppo

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Auriemma, Granato, Piccolo e Sannino tutti d’accordo su un punto: assessori competenti. Ma è Piccolo a tirare la bordata: “Mai più politica sotto il municipio, dovranno lavorare sodo”.

Squadra e priorità il tema della terza domanda rivolta ai candidati a sindaco nel confronto organizzato dall’associazione “Amici del Buon Vivere” e svoltosi nella Sala Santa Caterina. “Solo gente di Somma Vesuviana,non importeremo intelligenze esterne” – promette Pasquale Piccolo. I suoi assessori, se sarà lui a fare il sindaco, dovranno avere un curriculum attinente alla delega assegnata, avere un profilo facebook per essere a contatto con la gente (o un’alternativa simile), essere disponibili a ricevere i cittadini almeno una volta alla settimana. “Non permetterò che gli assessori stazionino fuori dal palazzo in giacca e cravatta per fare politica, dovranno portare risultati”.

Le priorità elencate da Piccolo riguardano l’edilizia scolastica e il disagio sociale. Il penta stellato Ciro Sannino esclude a priori le modalità da Manuale Cencelli e invita le persone competenti, purchè con titoli e incensurate, a fargli pervenire i loro curricula. Giuseppe Auriemma assicura una squadra giovane, con molte donne, competente. “Mi piacerebbe avere papa Francesco alle politiche sociali, Benitez allo sport e Umberto Eco alla cultura, ma i sogni restano tali però posso assicurare che saranno di altissimo profilo e governeremo insieme con giustizia e amore”. Granato vola sul filo della continuità e dice: “Noi siamo gli unici che il 27 maggio potranno portare avanti i progetti, continueremo con la riqualificazione e sappiate che il politico sincero non promette lavoro bensì crea occasioni di sviluppo e occupazione”. Lui assicura una “squadra di professionisti seri con il rispetto delle quote rosa”.

E il tema dello sviluppo si tocca anche nella quarta domanda: il Piano Regolatore ormai datato al 1983 e le future prospettive per l’assetto della città. Sannino incita a finirla con la politica dei condoni e a non “buttare soldi in case abusive”. “Dovremmo finire le opere vecchie mai terminate prima di pensare alle nuove, questa città è piena di parcheggi come fossimo a New York. Basta con le industrie di stoccafisso che appestano la città, con i camion che passano nel centro urbano, con una cittadella scolastica prevista accanto alla Villa Augustea: se ci saranno altri ritrovamenti che faremo? Ristrutturiamo piuttosto le scuole che già ci sono”. Per Auriemma, l’ambiente è lavoro. “Bisogna custodire e proteggere la nostra memoria, Somma è ferma a quarant’anni fa. Noi pensiamo ad una città moderna, alla agricoltura che crea lavoro per i giovani, all’acqua fornita gratis a chi si organizza, votate per amore della città non di quelle famiglie che hanno portato solo distruzione”.

E sulle opere da terminare, Granato offre la sponda a Sannino, ma punta soprattutto sui Pip. “Daremo respiro agli imprenditori di Somma Vesuviana, con il piano urbanistico comunale e i piani di insediamento produttivo, continueremo le opere già iniziate e ci sarà risposta alle centinaia di istanze di condono”. Per Piccolo, “Il Puc dovrebbe privilegiare le zone di conservazione”. E, promette ancora, occorrono forme di partenariato pubblico/privato. “La nostra linea non dovrà più essere il pensare ai condoni per singoli edifici, ma per interi comparti”.