Ravello. Il Festival della Città della Musica

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Il grande successo dell’edizione 2012 va in controtendenza con l’industria culturale italiana. In conferenza stampa il prof. Brunetta e il direttore artistico Valanzuolo.

Il Ravello Festival nacque nel 1953 da un’idea di Paolo Caruso; fu fortemente voluto anche da Girolamo Bottiglieri, all’epoca presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, a continuazione di un percorso iniziato già negli anni ‘30 con eventi musicali dedicati a Richard Wagner, di cui ricorreva il 70° anniversario della morte. Il grande compositore tedesco, nel 1880, soggiornò nel paradisiaco sito, dal quale, pare, venisse talmente ispirato da comporvi alcune parti del “Parsifal”.

Dal 2003 è la Fondazione Ravello che si occupa della realizzazione del Festival; ogni anno viene scelto un tema centrale, un leitmotiv dal quale si dipanano ed ispirano tutti gli eventi del Festival. Nel lunghissimo arco di tempo in cui sono andate in scena le kermesse annuali del Ravello Festival si sono succeduti sul palco i più grandi interpreti e le più prestigiose orchestre internazionali, incrementando sempre più la qualità della manifestazione, che è, inoltre, tra le più longeve. In Italia, in particolare, il Ravello Festival va nettamente in controtendenza rispetto all’industria culturale come numero di spettatori, offerta artistica e partecipazioni di grandi protagonisti dello spettacolo provenienti da tutto il mondo, attirando importanti sponsor, che, col loro supporto, oltre ai fondi privati e pubblici a disposizione, permettono di proporre perfomance di altissimo livello.

Location sensazionali come Villa Rufolo e il formidabile Auditorium “Oscar Nymeyer”, intitolato all’architetto brasiliano che ne fu progettista, fanno da cornice agli eventi. Inaugurato nel 2010, l’auditorium ha una capacità di 320 posti; fu Lucio Dalla a dare il primo concerto il 31 gennaio 2011.
Il 2011 è stato un anno record per presenze ed incassi: dopo 22 eventi, erano stati emessi 5.867 biglietti; nel 2012 i biglietti sono diventati 8.694, con un aumento percentuale quasi del 50%, a fronte di un numero di eventi decisamente inferiore (22, nel 2012, 27 nel 2011). Tutto questo, con un costo medio biglietto rimasto inalterato nel corso dei due anni.

I sold out della stagione attuale fino ad oggi sono 5, ma è aumentata drasticamente la percentuale di riempimento medio della sala. Numeri e novità: Ecco quanto illustrato in conferenza stampa dal presidente della Fondazione Ravello, Renato Brunetta, e dal direttore artistico della manifestazione, Stefano Valanzuolo. Il professor Renato Brunetta, cittadino onorario di Ravello e, dal 2011, terzo presidente della storia della Fondazione, ha sottolineato la sinergia di pubblico-privato, nella realizzazione del Ravello Festival, esprimendo l’intenzione di dare inizio ad attività di formazione che ruotano intorno alla musica, alla danza, e al teatro. La presenza di master di eccellenza dovrà soddisfare anche le esigenze territoriali e locali.

Il direttore Stefano Valanzuolo, critico musicale, regista, autore di testi, alla guida artistica del Ravello Festival dal 2008, ha poi comunicato le novità di quest’edizione del Festival, che non terminerà il 1° settembre, ma proseguirà il 9 e il 15 settembre con due grandi appuntamenti: Giovanni Allevi con l’Orchestra Sinfonica Italiana e l’Orchestra giovanile di Caracas, accompagnata a Ravello da José Antonio Abreu.

«Non ci limitiamo a quanto già previsto in cartellone – ha dichiarato il presidente della Fondazione Ravello -. I nuovi spettacoli che arricchiranno la proposta, già molto articolata, confermano l’ottimo stato di salute di cui gode il nostro Festival, ormai un’eccellenza in Italia. Chiunque frequenti i nostri eventi può notare la qualità della proposta artistica e dell’organizzazione. Una prerogativa che non si improvvisa. É la nostra sfida, con la speranza che gli operatori turistici e le popolazioni dell’intera costiera sappiano rispondere a questo progetto che punta a destagionalizzare il turismo. É un’operazione più facile a dirsi che a farsi. In molti hanno fallito, ma noi ci crediamo e stiamo andando avanti grazie al sostegno delle istituzioni, in primis quello della Regione Campania».

Il direttore artistico del Festival Stefano Valanzuolo, ha poi presentato le novità della stagione 2012: «Il 9 settembre ospiteremo, cinque anni dopo il suo debutto, Giovanni Allevi con l’Orchestra Sinfonica Italiana, reduce da Londra dove ha rappresentato la nostra musica alle Olimpiadi. Sabato 15, poi, sarà la volta dell’Orchestra Giovanile di Caracas, uno dei grandi complessi sinfonici nati nell’ambito del miracoloso “Sistema” creato da José Antonio Abreu. È la prima volta in Italia di questo grande complesso cui lo stesso Abreu tiene in maniera speciale. A dirigerlo sarà Dietrich Paredes, cresciuto all’ombra di Dudamel. Ma la cosa che più ci emoziona è proprio la presenza annunciata di Abreu, che il 14 settembre dovrebbe essere ospite di un incontro all’Auditorium Niemeyer».

La programmazione di settembre si salderà, quasi naturalmente, a quella del progetto “Dieci12”, curato dalla Fondazione Ravello e avviato lo scorso 31 marzo, che si concluderà con il Concerto di Natale.
Tra gli ospiti più illustri di questo segmento autunnale di Festival è da segnalare la performance della leggendaria Duke Ellington Orchestra, a Ravello il 29 settembre per l’unica tappa italiana del suo tour mondiale.