Lo Schiaccianoci di Cajkovskij al Teatro San Carlo

0
235

Tornano al teatro San Carlo le atmosfere natalizie della favola ottocentesca

Modernità e spregiudicatezza culturale: a Napoli il teatro è come un anacronismo divino, è tra quelle cose che possono inventarsi e reinventarsi di continuo, ma che riflettono realtà che non si inventano. Torna in scena al Teatro di San Carlo uno dei titoli più amati della tradizione natalizia: Lo schiaccianoci, balletto di Marius Petipa e Lev Ivanov su musiche di Cajkovskij. Il Lirico di Napoli propone una coreografia del direttore del Corpo di Ballo Alessandra Panzavolta che riprende le creazione originale firmata da Lev Ivanov. Sul podio, a dirigere l’orchestra del Massimo, uno specialista del genere come David Coleman da sempre legato al balletto e in particolare alle produzioni di Rudolf Nureyev.

L’allestimento è quello sancarliano del 2003, con scene di Nicola Rubertelli e costumi di Giusi Giustino. Nei ruoli principali si alternerà un cast di rilievo che sfoggia nei panni del Principe Giuseppe Picone, ètoile e icona dell’arte coreutica, talento della nostra terra, formatosi proprio alla Scuola di Ballo del San Carlo e da vent’anni nell’Olimpo della danza mondiale. Con lui danza Marija Kicevska nel ruolo di Clara, ballerina originaria di Skopije che in Italia ha già danzato insieme a Giuseppe Picone nel balletto Cenerentola per la Fondazione Arena di Verona. Titolo di grande popolarità, “Lo schiaccianoci” è stato più volte trasposto in versioni teatrali e cinematografiche, nonchè in film di animazione che ne hanno ripreso la storia e le musiche tipiche della tradizione romantica, tra cui il celebre “Valzer dei fiori”.

La vicenda, ambientata ad inizio del XIX secolo, si svolge durante la vigilia di Natale e narra del sogno della piccola Clara che vive una fantastica avventura insieme con il suo giocattolo, lo schiaccianoci, e altri personaggi quali la Fata Confetto e i malvagi ratti governati da re Topo. Ancora oggi un balletto che il San Carlo ospita entusiasmando il pubblico di giovani e meno giovani grazie alle calde atmosfere, alle emozionanti scene dei bambini, alla meravigliosa danza dei fiocchi ed allo splendido divertissement dell’ultimo atto. Ben 122 anni di storia separano infatti dalla prima rappresentazione ottocentesca dello Schiaccianoci, che vive tutt’ora a dispetto del tempo e di un modo di vivere ormai decisamente diverso.

 CAMPANIA CONTEMPORANEA