L’IMPORTANZA DI RICONOSCERE I PREGIUDIZI

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    Gli studenti che hanno partecipato al progetto “Abitare la Legalità Interculturale”, adotteranno un film e un personaggio.
    Di Annamaria Franzoni

    La rassegna cinematografica dedicata ai giovani utenti del territorio del Liceo Mercalli di Napoli, intitolata “Abitare la Legalità Interculturale”, ha proposto finora sei film nei quali sono stati rappresentate eterogenee difficoltà, divergenze ed incompatibilità culturali, sociali, religiose che hanno caratterizzato il “900, secolo per certi versi “breve” per altri “lungo”, come molti storici l”hanno definito.

    Mi sembra utile ripercorrere rapidamente i prodotti cinematografici selezionati per comprendere come essi abbiano costituito per i giovani spettatori un valido strumento di interpretazione della realtà:

    “Il sapore della vittoria”, (Remember the Titans ) Boaz Yakin .USA 2001
    “Il bambino con il pigiama a righe” (titolo originale The Boy in the Striped Pajamas) Mark Herman USA-Gran Bretagna 2008
    “Freedom writers”, Richard LaGravenese, Gran Bretagna, USA 2008
    “Il giardino dei limoni” (Lemon Tree) Eran Riklis, TEODORA FILM 2008
    “Parada” lungometraggio di Marco Pontecorvo, Italia 2008
    “La masseria delle allodole”, Italia, Bulgaria, Francia, regno Unito, Spagna, Paolo e Vittorio Taviani, 2007.

    La macchina da presa ritrae in modo magistrale e secondo il crescendo emozionale che caratterizza i grandi prodotti del cinema nazionale ed internazionale, conflitti interculturali a tutto tondo: lotte razziali tra bianchi e neri, la shoah, le lotte tra gang di giovani emarginati, il conflitto arabo-palestinese, il dramma dei rom e la loro triste realtà, il genocidio armeno.
    Tempi e spazi lontani, confini che si perdono in realtà che convergono in una dimensione che ci fornisce ritratti indimenticabili di diritti violati e negati.

    I titoli inseriti nella rassegna sono stati il frutto di una attenta programmazione orientata al raggiungimento di competenze volte a sviluppare disponibilità verso l”impegno interculturale, rifiutando ogni forma di discriminazione: negli incontri del Mercoledì pomeriggio, mi sono impegnata, infatti, ad assumere il ruolo di facilitatore ed animatore delle loro emozioni e sentimenti per favorire in loro la capacità di imparare a valutare le gravi conseguenze dei comportamenti incoerenti a questi principi.

    I ragazzi sono stati, così, portati a identificare, in modo autonomo, gli stereotipi e i dannosi pregiudizi etnici, religiosi, culturali che di volta in volta emergevano.
    La conclusione di questo percorso li vedrà quindi ancora di più consapevolmente operativi, ma soprattutto cooperativi: infatti, nel corso dell”ultimo incontro, Mercoledì 13 Gennaio, le modalità di lavoro che vedranno impegnati i nostri ragazzi avranno come oggetto la capacità di porre l”alterità nella propria realtà quotidiana. Essi, infatti,dopo aver ripercorso l”esperienza vissuta, saranno invitati a formare dei gruppi di lavoro e ad adottare un film nonchè un personaggio.

    Elaboreranno, quindi, una presentazione in power-point sugli argomenti ritenuti maggiormente significativi sul piano storico, sociale, culturale ed emozionale.
    Il lavoro prodotto da ciascun gruppo nel laboratorio informatico in cooperative learning, sarà esposto, in plenaria, agli altri gruppi per condividerne i risultati. Verrà così fuori il mondo delle emozioni, dei sentimenti di giovani adolescenti nel riconoscimento etico e civile delle leggi violate dalle tragedie storiche del 900, per un trionfo vero della legalità interculturale.

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