LABORATORIO IN VACANZA: FORZATA

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    La composizione e la scomposizione delle parole: ovvero l”anagramma.

    La crisi economica di questo anno corrente 2009, che per le sue dimensioni, pressochè planetarie, e per la sua gravità è destinata ad affiancare, se non a soppiantare, sul piano antonomastico, quella del 1929, approda come un malefico vascello fantasma ovunque e ora anche al nostro Laboratorio.

    Il buon Luigi, il custode, andrà in ferie lunedì, 28 luglio, e la Direzione ha deciso di non sostituirlo con un supplente, come ha fatto negli ultimi due anni, allo scopo di tenere aperto il Laboratorio e soprattutto l”annessa Biblioteca e permettere a coloro che volontariamente o forzatamente sono costretti a rimanere in città di poterne usufruire. Purtroppo i fondi non bastano, dopo la deplorevole decurtazione del finanziamento che è stata decretata dagli Enti preposti, a livello regionale e nazionale.

    Perciò il Laboratorio chiuderà venerdì, 24 p.v. e riaprirà il primo settembre. Qualcuno paventa una chiusura ancora più lunga, se Luigi, notoriamente epatopatico, chiederà di prolungare, come ogni anno, le sue ferie per un necessario e salutare soggiorno a Chianciano.
    Anche il dottorino è in partenza, è arrivato di buonora per un saluto. Con un gruppo di amici ha scelto la Grecia, quindici giorni ad Atene e solo ad Atene, per vedere con la dovuta calma tutto quello che c”è da vedere di artistico, antico e moderno, e anche per conoscere (e vivere) la città di oggi. Lo muove pure il desiderio di fare esperienza del greco moderno e avviare così uno studio comparativo tra lingua antica e lingua parlata.

    “A proposito di quanto dicevamo l”altro giorno, – chiede al prof. Carlo A. che ha appena finito di dare uno sguardo al giornale ed ha segnato su un foglietto i due o tre articoli che ha intenzione di leggere per intero – ossia dell”anagramma, si può considerare tale anche quello sillabico?”
    “Certo, perchè no? Si tratta sempre di una operazione di scomposizione e ricomposizione di una parola, invece che in lettere in sillabe. Intanto debbo fare una rettifica di un errore che commisi proprio l”altro giorno. Il nome della Zamponi (l”autrice de “I Draghi locopei”, anagramma di “I giochi di parole, Ed. Einaudi, 1986) non è Elisa, bensì Ersilia. Si è trattato di un “lapsus linguae” oltre che “memoriae”, causato dalla omofonia allitterativa delle due parole (la presenza in esse degli stessi fonemi all”inizio e all”interno).
    Da notare anche che proprio queste offrono un esempio di anagramma sillabico (lo scambio di posto delle sillabe –li- e –sa- con –si- e –l(i)a-) imperfetto (le lettere del nome Ersilia sono di più rispetto a quelle di Elisa), che può chiamarsi anche metatesi naturale:”

    “Naturale in che senso?”
    “Nel senso di involontario:.a volte capita che nel parlare si tende a modificare le parole per facilitarne o rendere più eufonica la pronuncia: considera i fenomeni di elisione, troncamento, protesi e simili :.pensa anche ad alcune modifiche nel nostro dialetto:il fenomeno di rotacizzazione (la “d” che diventa “r”: da “dummenica” a “rummenica”), di palatalizzazione (la labiodentale “f” che diventa “sci”: da “fianco” a “scianco”; da “fiore” a “sciore”; o anche la doppia sibilante “ss” che diventa “sci”: da “cassa” a “cascia”). Invece altre modifiche sono volontarie ed arbitrarie. Sono quelle che si attivano con i giochi linguistici:”

    Il prof. si interrompe. Ha notato che il dottorino ha guardato l”orologio e si è alzato. Capisce che ha premura di andar via.
    “Ma di questo parleremo la prossima volta:” – soggiunge.
    “Debbo proprio andare – si scusa il dottorino – Vorrei prendere in prestito un libro dalla biblioteca da portare in viaggio:mi può consigliare?”
    ” Due libri di piccolo formato, proprio:da viaggio, da ficcare, sarebbe il caso di dire da inzeppare in un angolino del tuo zaino che, immagino, già pieno zeppo (=zeppato)”.

    Uno, quasi “palmare”, di Alberto Arbasino, “La vita bassa”, edito l”anno scorso nella “Biblioteca minima di Adelphi, l”altro di Stefano Bartezzaghi, “L”elmo di Don Chisciotte/ Contro la mitologia della creatività”, uscito fresco fresco da qualche mese nella collana “Saggi tascabili” di Laterza. Credo possano accompagnarti in modo discreto, piacevole e: intelligente”.
    “Grazie, professore, arrivederci e buone vacanze!”
    “Buone vacanze anche a te!”.