Ipercoop Campania sulla via dell’addio

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La Unicoop Tirreno ha dato il via alla cessione dei supermercati della regione. In pole per l’acquisto: un imprenditore arrestato l’anno scorso per bancarotta fraudolenta. Il sindacato Usb: “È sciopero”.

C’è un accordo preliminare che stabilisce i tempi di chiusura della trattativa ( tra qualche mese ) ma la notizia sta già facendo il giro degli ambienti che contano: l’Ipercoop dislocato nell’area di Acerra-.Afragola e l’impianto omologo di Quarto stanno per essere ceduti a una società privata. Dipendenti, merci e mezzi saranno trasferiti nelle mani di un imprenditore casertano.

L’operazione sarà poi estesa anche agli altri impianti di Unicoop Tirreno, la cooperativa con sede centrale a Vignale Riotorto, provincia di Livorno. Oltre agli ipermercati di Afragola (210 addetti) e Quarto (180 addetti) saranno interessati alla cessione l’ipermercato di Avellino (161 addetti) e i supermercati del rione Arenaccia, a Napoli, (51 addetti) e di Santa Maria Capua Vetere (60 addetti). Complessivamente si tratta di 662 dipendenti attualmente sotto le insegne di Unicoop. Sullo sfondo di questa novità si staglia però la situazione in cui si trova l’indotto delle pulizie e della logistica, il cui futuro non è stato ancora delineato e che conta circa 300 operai.

Il trasferimento, secondo quanto finora trapelato, dovrebbe essere concretizzato attraverso la creazione di una società mista, controllata al 51 per cento dalla Unicoop e al 49 dalla società che entrerà in possesso delle risorse umane, dei prodotti e della logistica. In capo alla coop toscana resterà per il momento il marchio e il prestito sociale, vale a dire le quote dei singoli soci campani della cooperativa. Tutta l’attività commerciale sarà quindi affidata all’acquirente. La notizia è stata confermata ieri dall’assessore comunale di Napoli alle politiche sociali, Sergio D’Angelo, intervenuto nella sua veste di ex presidente della Lega Coop della Campania, all’assemblea dei lavoratori svoltasi ieri nella sala multimediale del consiglio comunale partenopeo.

La riunione è stata organizzata dall’Usb, l’Unione dei sindacati di base. Hanno partecipato un centinaio di dipendenti delle varie strutture della grande distribuzione cooperativistica regionale. Lavoratori che con questa cessione temono di perdere il posto. “Prima però cancelleranno i nostri diritti, le tutele contrattuali e quelle tradizionalmente previste dal sistema delle coop: la vendita a privati va contro lo stesso spirito cooperativistico”, hanno spiegato le maestranze nel corso degli interventi che si sono succeduti dal microfono dell’assemblea. La notizia dell’accordo preliminare finalizzato alla cessione degli Ipercoop è stata confermata anche dall’ europarlamentare Pd Andrea Cozzolino, che ha ricevuto una delegazione dell’assemblea nella sede della Fondazione Sudd, al corso Umberto. Cozzolino si è dichiarato contrario all’operazione.

“Siamo contro una vendita oscura – ha specificato Cozzolino – che non sia chiara e che non dia prospettive. Comunque non è detto – la prospettiva sperata dall’europarlamentare – che la trattativa si debba chiudere con un solo imprenditore: so che qui in Campania sono disposte a venire le cooperative emiliane e inoltre sempre qui ci sono imprese serie in grado di garantire produzione e occupazione”. I timori dei dipendenti Ipercoop scaturiscono dal fatto che l’imprenditore che ha stipulato l’accordo preliminare con Unicoop è stato arrestato l’anno scorso per una sospetta bancarotta fraudolenta. “L’intento è di attaccare l’occupazione, i salari e i diritti – il commento di Francesco Iacovone, dell’Usb – per cui l’unica strada è la lotta”.

L’assemblea dei lavoratoti ha votato per uno sciopero da effettuare alla prima occasione utile. Forse proprio durante la festa dell’Immacolata, l’8 dicembre. Intanto i sindacati confederali hanno chiesto all’Unicoop un incontro urgente. Unicoop che riunirà il consiglio di amministrazione sabato prossimo. Ma la grande distribuzione cooperativistica in Campania sta dando tutta la sensazione del ritiro. Negli ultimi anni sono stati chiusi due ipermercati, quelli di Teverola e Benevento, e tre supermercati, a Soccavo, a Castellamare e a Nocera.