Dalla scuola riflessioni e suggerimenti su come intervenire nei confronti di comportamenti evidenti e latenti attraverso cui si esprime la violenza nei confronti della donna.
Giovedì 14 marzo, nell’anfiteatro della Scuola “C. Poerio” al Corso Vittorio Emanuele di Napoli gli allievi della scuola secondaria di I grado, diretta dalla Dott.ssa Daniela Paparella, hanno dato l’avvio ad un pomeriggio di grandi emozioni presentando ad un pubblico consistente e variegato un interessante web quest sulla violenza femminile nell’attuale società.
Il lavoro presentato ad altri loro coetanei, a docenti, a genitori, a cittadini e a professionisti del mondo della legalità ha aperto la riflessione sulla questione femminile e sulle ipotesi di intervento nei confronti di comportamenti evidenti e latenti attraverso cui si esprime la violenza nei confronti della donna.
Le conclusioni a cui i giovani adolescenti sono pervenuti possono essere sintetizzate nel rammarico che il silenzio, che troppo spesso copre le numerose forme di violenza sulla donna, ci rende tutti complici.
Infatti alle significative slide, prova d’opera finale di un progetto condotto nel corso dell’anno scolastico dalla professoressa Fioravanti e inserito nel Piano dell’Offerta formativa dell’Istituto, hanno costituito l’introduzione al romanzo scritto da Assunta Basentini e Cristiana Coviello e ispirato alla tragica storia di Elisa Claps, la sedicenne potentina scomparsa nel lontano 1993 e ritrovata dopo lunghi diciassette anni nella soffitta della chiesa della S.S. Trinità nel centro della città di Potenza.
Il romanzo, scritto a quattro mani dalla dott.ssa Basentini, psicologa, e dalla dott.ssa Coviello, avvocato, che quotidianamente affrontano, da ottiche differenti ma confluenti, con passione e professionalità, problemi legati alla sopraffazione e alla sofferenza di vite complesse, hanno raccontato la loro esperienza di narratrici di una storia complessa raccontata in prima persona dalla vittima innocente che ha incontrato sulla sua strada un assassino sotto le mentite spoglie di un affettuoso e premuroso amico. Il pomeriggio è volato davvero in fretta nell’intreccio di interventi, racconti, riflessioni, emozioni, pensieri pronunciati e silenti che hanno trovato la massima espressione nelle voci narranti di Bruno Ferrara e Fabiana Sera che hanno letto al pubblico in sala alcune pagine del romanzo dal suggestivo titolo “Elisa tra cielo e mare”.
La lettura dei brani è stata intervallata dagli interventi di Gemma Tuccillo, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Potenza, e Barbara Strappato, Vice Questore Aggiunto Polizia di Stato Napoli, che spiegando i loro legami con la città di Potenza e le loro origini partenopee, che hanno sottolineato come la drammatica vicenda di Elisa si inserisca in una copiosa e drammatica casistica di violenze che segnano il triste primato dei femminicidi degli ultimi anni, maturati troppo spesso tra le persone vicine alle vittime.
“Mi hanno lasciato lì, come giaciglio un buio sottotetto.
Tra cielo e terra.
Quante parole attese e non dette.
Quanta vergogna.
Quanto silenzio.
Quanti delitti, mamma, in una sola morte”.