IPOTESI SUGGESTIVE DALLA TRAMA DI UN ROMANZO PER LA CITTÁ DI NAPOLI

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    Scrittori in erba volevano costruire la trama di un romanzo ed hanno costruito un mondo nuovo liberando la loro fantasia, ma mantenendo un filo con la realtà complessa della città partenopea. Di Annamaria Franzoni

    Nel “Giorno mondiale del libro” (23 aprile scorso, ndr), i ragazzi del Liceo Vittorini di Napoli, hanno raccontato la loro esperienza presso la Libreria San Paolo di via Depretis a Napoli agli studenti del Liceo Mercalli ed hanno presentato la loro antologia prodotta nell’ambito del Corso Pon di “Scrittura creativa” tenuto da Aldo Putignano e dalla loro insegnante Vincenza Alfano.
    Gli studenti del Mercalli hanno concluso, a loro volta, attraverso questo scambio esperienziale il loro Pon di Italiano interagendo con i loro coetanei e raccontando le proprie esperienze di lettori e scrittori.

    Gabriele Abrescia, Alessia Carusio, Marta Filogamo e Marisa Pesola hanno riferito secondo quali modalità siano riusciti a liberare la loro fantasia e come si siano gradualmente proiettati in una realtà all’interno della quale sembrava che Napoli avrebbe potuto conoscere quel benessere inseguito da secoli e mai raggiunto. In particolare i novelli autori del libro“La Città Nuova” edita dalla Boopen led, sotto la guida editoriale di Aldo Putignano hanno prodotto un testo che raccogliendo 24 racconti ipotizza una realtà ambientata in un futuro atipico in cui c’è una Napoli vecchia, priva totalmente di tecnologia, ed una Napoli supertecnologica separate per sempre e senza possibilità di ritorno.

    Nei racconti dei giovani liceali si intrecciano storie nate dalla fantasia dei singoli, ma al tempo stesso collegate alla trama principale, generate dalla loro voglia di scrivere nata, come essi stessi ci hanno raccontato, dalla voglia di leggere. Dalla diversità dello stile di scrittura di ciascuno sono nate infatti le storie di cui ragazzi ci hanno letto alcuni brani che hanno costituito uno spunto di riflessione sulla tecnologia, sul progresso, sulle diverse modalità di comunicazione che caratterizzano l’attuale società e i nativi digitali.

    In questa trama si sono inseriti anche scrittori umoristici che hanno attribuito al racconto leggerezza e agilità come Gabriele che ha fuso i riferimenti danteschi a situazioni comiche della Napoli del futuro. L’intreccio che ne è derivato è stato di grande risultato e il pomeriggio è trascorso in un produttivo scambio di riflessioni che è proseguito l’indomani nelle aule dei singoli partecipanti all’attività che hanno riferito ai loro compagni di classe l’esperienza vissuta.

    OSSERVATORIO ADOLESCENTI