Nonostante tutte le difficoltà del tempo presente, la famiglia rappresenta il cuore della società Va sostenuta. Di Don Aniello Tortora
Ultimamente è stato presentato il Rapporto "La famiglia in Italia", stilato dall’Osservatorio nazionale sulla famiglia per il biennio 2011-2012 per conto del Dipartimento per le politiche della famiglia. Secondo il dossier, il numero delle famiglie in Italia è in crescita, ma saranno sempre più nuclei piccoli, con pochi componenti, e con sempre meno figli. E in futuro non si potrà nemmeno contare sull’apporto delle donne immigrate, perchè la tendenza mostra che anche loro in Italia fanno sempre meno figli: dai 2,5 figli del 2006 ai 2,07 odierni.
Oggi in Italia ci sono 23,4 milioni di famiglie, che nel 2030 diventeranno 25,6 milioni. La tendenza è dunque all’aumento, ma questi nuclei familiari avranno un numero di componenti sempre più esiguo. Cresceranno, infatti, le persone sole (1,7 milioni in più in vent’anni). In aumento anche le coppie senza figli, che passeranno da poco meno di 5 milioni nel 2010 a quasi 6,1 milioni nel 2030. Le coppie con figli saranno, nel 2030, solo il 31% delle famiglie, mentre ora rappresentano quasi il 40% dei casi. Questa tendenza, dicono gli esperti, riguarderà a sorpresa maggiormente il Mezzogiorno, fino a ieri parte trainante della demografia italiana.
Dunque, la famiglia cambierà sempre più la sua tipologia: aumenteranno le persone sole e le coppie senza figli, diminuiranno le coppie con figli. E le persone sole saranno in prevalenza anziani, bisognosi dunque di aiuto e sostegno da parte della famiglia e dei figli – se esistono – o da parte di personale assunto per prendersi cura di loro, il cui costo ricadrebbe sempre sulla famiglia. In parallelo, i giovani tenderanno a prolungare la permanenza nella famiglia di origine, nell’attesa di raggiungere le condizioni ritenute necessarie alla formazione di una propria famiglia.
È una situazione che diviene sempre più drammatica. Il tessuto sociale si sta spappolando, occorre convergere verso un orizzonte comune. Bisogna fare interventi sul territorio, mirati alla creazione di reti in cui tutte le istituzioni, pubbliche e private, convergano sull’obiettivo di rendere amico della famiglia ogni intervento sul territorio. A Milano a fine maggio si celebrerà il VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Famiglie di tutto il mondo, ospiti della Chiesa di Milano, rifletteranno su un tema importantissimo e molto attuale: “La famiglia: il lavoro e la festa”.
Il Papa, presentando l’iniziativa, così afferma, tra l’altro: “Ai nostri giorni, purtroppo, l’organizzazione del lavoro, pensata e attuata in funzione della concorrenza di mercato e del massimo profitto, e la concezione della festa come occasione di evasione e di consumo, contribuiscono a disgregare la famiglia e la comunità e a diffondere uno stile di vita individualistico. Occorre perciò promuovere una riflessione e un impegno rivolti a conciliare le esigenze e i tempi del lavoro con quelli della famiglia e a ricuperare il senso vero della festa, specialmente della domenica, pasqua settimanale, giorno del Signore e giorno dell’uomo, giorno della famiglia, della comunità e della solidarietà”.
Con tutte le difficoltà e i cambiamenti sociali in atto, la famiglia è ancora il cuore della società e merita le attenzioni da parte di tutti. Particolarmente la politica deve passare dalle parole ai fatti. E Milano sarà un’occasione preziosissima per una seria e vera riflessione.
(Fonte foto: Rete Internet)