Che nessuno tocchi la Scuola

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    Il Liceo Classico Socrate, nel quartiere della Garbatella è stato vittima di una profanazione incendiaria da parte di vandali senza scrupolo. Salviamo la scuola che ha voglia di lottare.

    Alla Garbatella respiri l’aria della Capitale. Senti addosso la storia che ti circonda, la Città eterna che ti entra nelle vene. La Roma operaia che negli anni venti doveva ospitare i proletari e i Travet che lavoravano nella zona industriale dell’Ostiense ha lasciato lo spazio ai villini e alle piazze caratteristiche dei nostri giorni. Pasolini vi girava di notte, quando la policromia diurna si arrendeva alle ombre metalliche della luna.

    Cercava ispirazioni per i suoi romanzi e immaginava delitti eclatanti per il protagonista del suo “Una vita violenta”. Alla Garbatella trovi anche un Liceo, il Socrate, che ha su un muro dell’edificio una scritta grossa sorvegliata ai lati dalle facce del grande filosofo di Atene. “Γν?θι σεαυτ?ν”, conosci te stesso, è un monito trans-temporale, una esortazione senza tempo. Una sorta di imperativo etico che ci ammonisce a trovare la verità dentro di noi e a rifuggire le apparenze e le esteriorità. Nella notte tra il 12 e il 13 luglio un gruppo di vandali ha incendiato una parte dell’edificio per un danno di centinaia di migliaia di euro. “Uno schiaffo in faccia alla città di Roma” è stato il commento esterrefatto del sindaco Ignazio Marino.

    Una schiaffo in faccia ad ogni cittadino italiano, aggiungiamo noi, che fa il pari col pugno allo stomaco dell’incendio a Città della Scienze a Napoli. Che sia la camorra o i militanti di estrema destra, che siano semplici balordi annoiati dalla vita o novelli Nerone alla ricerca di emozioni nascoste, il risultato è lo stesso, c’è sempre una ferita profonda e un danno sociale prima che edilizio da ricostruire. Ci sono luoghi, infatti, che rappresentano molto di più del loro significato reale. Una scuola non è semplicemente un edificio di cemento. Non è solo un insieme di suppellettili e libri. La Scuola rappresenta un posto sacro.

    Quando essa viene colpita subisce una profanazione che inquieta una intera collettività. Il senso di sicurezza delle aule, lo spessore della cultura come sedimento di crescita civile, il valore ideale e civile che l’Istituzione ha in sé sono ottenebrati dal vandalismo cieco a volte della natura spessissimo degli uomini. Chi colpisce la Scuola sa che la cassa di risonanza di quella sciagurata azione è moltiplicata per cento perché ha contezza che la Scuola ha una ontologia, una vita propria. Non è mai calcestruzzo e ferro, ma è un’anima viva e pensante, uno spirito pulsante e il grillo parlante della nostra coscienza. Il liceo Socrate si è distinto, da tempo, per essere una scuola attiva circa la lotta alle discriminazioni di razza, di genere, di pensiero.

    Rappresenta, quindi, un opificio culturale nel quale si allenano i muscoli della mente per la costruzione di una coscienza incline alla libertà di pensiero. Negli ultimi anni il Liceo si è interessato della lotta all’omofobia vincendo il premio internazionale al concorso Niso, un progetto europeo studiato per combattere proprio questo tipo di discriminazioni. Nel mese di maggio, gli alunni del Socrate avevano proiettato un video, realizzato con il Gay Center di Roma, per invitare i compagni omosessuali a vivere serenamente la loro sessualità. Negli stessi giorni erano apparsi striscioni a firma di organizzazioni di estrema destra come Forza Nuova e Lotta Studentesca che manifestavano un netto dissenso con la battaglia antiomofoba degli alunni del Liceo Socrate. Un clima di tensione forte e continuo.

    Ma l’azione degli studenti e del corpo docente del Liceo della Garbatella è continuate senza nessuna paura, anzi con la consapevolezza che si era nel giusto. Qualche giorno fa l’epilogo alla vicenda con l’incendio di un intero piano dell’edificio. Il D.S. Prof. Vincenzo Rudi ha cosi commentano dalla home page del sito dell’Istituto l’accaduto: “Nel respingere con fermezza ogni atto di intimidazione che tenti di interrompere il lavoro culturale, educativo e formativo della scuola, il Dirigente e i Lavoratori del Liceo SOCRATE continuano e continueranno a svolgere le attività consuete, non disposti a lasciarsi fermare dai gesti vili di alcuni”.

    Mentre l’articolo va in macchina giunge la notizia che gli autori della “bravata” si sono costituiti alle autorità giudiziaria. Si tratta di quattro studenti, bocciati, che volevano vendicarsi contro la scuola. Tra di essi un diciassettenne attivista di Lotta Studentesca. Quattro balordi che in barba alla sophrosyne che la cultura del Liceo doveva donargli hanno preferito macchiarsi di un atto inqualificabile. La strada che porta alla conoscenza di sé è ancora lontana mille miglia!
    (Fonte foto: Rete Internet)

    CATEGORIA: SCUOLA, CULTURA E DINTORNI