A “SCUOLE APERTE” SI CONOSCE E ACCETTA L’ALTRO

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    Già attivati nuovi percorsi di laboratorio per far conoscere agli studenti le storie dei diritti negati. Il rapporto dei ragazzi con storie e culture diverse.

    Si arricchiscono sempre più le proposte a disposizione del territorio delle scuole napoletane “C. Poerio” e il Liceo Scientifico “G. Mercalli” che si sono prefisse l”obiettivo di attivare una serie di strategie volte a promuovere la diffusione della “cultura della conoscenza e dell”accettazione dell”altro” inteso nelle sue varie sfaccettature.

    Lo scorso lunedì 1 Febbraio c”è stato il primo incontro di “Per Gazzella”, un percorso laboratoriale sulle “storie dei diritti violati” tenuto dal prof. Alberto Clarizia e dalla prof.ssa Francesca Cozzi, che, attraverso l”uso di strumenti diversi nel campo della comunicazione inseguiranno nel corso dei successivi “incontri del lunedì” , l”obiettivo di generare consapevolezza dei grandi problemi che oggi presenta la società globale. Le idonee metodologie ad affrontare un tema così complesso e delicato consentiranno ai giovani utenti del corso di veder maturare in sè i semi di una tranquilla e avvertita fiducia nelle proprie possibilità di contribuire al cambiamento e al miglioramento del mondo che li attende.

    Durante la stessa settimana, il 3 Febbraio, sono ripresi i mercoledì del laboratorio permanente della diversità sul territorio, da me guidato, con l”avvio del modulo “Indovina chi viene a cena”, che nel corso dei successivi sei incontri si propone di far interagire concretamente le diversità fisiche, sensoriali, culturali, politiche ed etniche dei protagonisti delle storie proposte con i vissuti socio-affettivo-relazionali degli adolescenti partecipanti.

    La cittadinanza attiva, infatti, si origina da un “sentire sociale e condiviso di valori che rendono l”individuo abitante del mondo”. La scuola diventa, quindi, il luogo privilegiato di ricerca in rapporto dialettico con le istanze provenienti dalla comunità scientifica e con quelle provenienti dalla comunità sociale.

    Il laboratorio operativo, avviato ovviamente con la visione dell”intramontabile film del 1967 con Spencer Tracy, Kathrine Hepburn e Sidney Poitier, che dà il titolo al modulo, è stato arricchito dal contributo delle psicologhe del CISS, la dott.ssa Alessia Agrippa e la dott.ssa Tilde Molaro, che hanno guidato i giovani partecipanti in un”attività intitolata “il viaggio in treno” che ha consentito una significativa riflessione sul rapporto dei singoli ragazzi con culture, storie, abilità diverse, ma soprattutto sugli stereotipi che troppo spesso caratterizzano il nostro modo di relazionarci “verso l”altrove”.