A Portici l’albero natalizio del pizzo

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Teschietti sulle palline colorate per dire di no al racket: è l’idea di Giorgio Pisano, parroco e assistente spirituale della associazione antiracket “G. Panunzio” che in città aggrega commercianti decisi a combattere il pizzo.

Tra pochi giorni il giardino della chiesa del Sacro Cuore a Portici sarà arricchito da un albero di Natale particolare, con tante palline colorate sulle quali è raffigurato un teschio, simbolo del racket che uccide l’economia sana della città.

Tutto intorno fili che non hanno nulla di natalizio ma simboleggiano la schiavitù e l’ oppressione. L’idea è venuta a Giorgio Pisano, parroco e assistente spirituale della associazione antiracket Panunzio che in città aggrega commercianti decisi a combattere il pizzo. Tempo fa nell’orto della chiesa, Pisano ed i volontari per invitare a combattere l’usura allestirono “l’albero dei figli della mignatta” realizzato con sanguisughe sintetiche. “Il messaggio che vogliamo lanciare con l’associazione Panunzio è che vinciamo solo se si fa un richiamo all’unità dei commercianti contro gli impostori e vogliamo invitare alla denuncia”, asserisce il parroco.

In queste ore verranno, inoltre, distribuiti tra i negozi volantini (foto) raffiguranti l’albero del pizzo: sullo sfondo un commerciante desolato che va via senza meta, il suo negozio è fallito perchè pagava il racket. Sopra c’è la scritta “Non c(r)edere alle palle del racket”.

(Fonte foto: Ansa)