A Palma Campania il Carnevale è iniziato con il “ratto” del gagliardetto

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Il Carnevale Palmese si apre nel segno della musica e del cibo. I cuochi delle quadriglie accendono i sensi con le loro creazioni. Un cronista parla con ammirazione di suo padre, chef dilettante. Lo consente la festa. Ma è vera ammirazione ?

Con il “Ratto del gagliardetto” domenica è finalmente iniziato il Carnevale Palmese. Sulle prime, il cielo però non sembra schierarsi dalla parte giusta. La pioggia, infatti, per circa un’ora rende impossibile lo svolgimento della manifestazione. Ma poi spiove, e il solo freddo non è in grado di spegnere il fuoco negli animi dei palmesi, che in questo periodo si trasformano in fiaccole ardenti. La manifestazione dunque inizia.. Il Ratto del gagliardetto non è altro che un passaggio di testimone: per ogni quadriglia il vecchio maestro consegna la bacchetta al nuovo, o meglio è il nuovo a “rubare” la bacchetta al vecchio. Ciascuna quadriglia (sei in tutto) parte dalla propria sede, procede verso la casa del vecchio maestro, dove l’ aspetta un piccolo banchetto, e poi si dirige verso il palco. Il tutto però è arricchito dalla presenza della banda musicale che, guidata dal vecchio maestro, con i suoi ritmi e le sue melodie è in grado di trasmettere tantissima allegria e soprattutto un implacabile desiderio di fare festa.

A turno, le quadriglie salgono sul palco, dove il maestro vecchio prima, e quello nuovo poi, danno un piccolo saggio di quello che accadrà in seguito.
Una volta terminata la vicenda del ” ratto”, tutti si muovono verso il villaggio delle quadriglie che con ansia attende di essere inaugurato. E’ lì, infatti, che durante tutta la settimana, nei tendoni assegnati alle quadriglie si svolgeranno le prove necessarie a creare la giusta sintonia tra maestro e musicisti.

Ma all’interno del villaggio si avverte un cambiamento di atmosfera: il leggero profumo di gioia che si avvertiva nell’aria durante il ” ratto ” all’interno del villaggio si intensifica al punto da risultare quasi tangibile, sembra che la voglia di allegria diventi un qualcosa di materiale che ti viene contro e non ci si può scansare. Sono i profumi di cibo, che subito toccano lo stomaco delle persone affamate dal lungo percorso. Ogni quadriglia ,infatti, offre un sontuoso banchetto a tutti, non solo ai propri iscritti. D’altronde lo spirito è quello di fare festa, e il cibo in questi casi è un ottimo alleato, anche se il grosso del lavoro è fatto dal vino. L’offerta è davvero di qualità, anche perchè ai fornelli dispiegano la loro arte ” dei dilettanti ” abili come professionisti della ristorazione: difficilmente sbagliano.

Pionieri sono senza ombra di dubbio i due “chef” della quadriglia Teglanum. I due cuochi “dilettanti” sono Biagio Ferrara, alias Menapalle, e Umberto Carenza, rispettivamente specialista di primi piatti e mago degli antipasti. Da sempre mettono la loro arte a disposizione di chi ha fame, e lo fanno con una passione unica nel genere. Per loro cucinare non è un peso ma un divertimento: essi aspettano con ansia questo periodo dell’anno in cui possono dare sfogo alla loro creatività. Quest’anno, oltre a un abbondante antipasto, hanno proposto due primi e il classico secondo composto dall’accoppiata vincente broccoli e salsicce. Puntando la lente di ingrandimento sui primi, si può capire con quanta cura e impegno i due si calino totalmente nel personaggio dello chef. I piatti proposti sono rigatoni alla siciliana e risotto con speck e zucchine. Oltre a sfruttare il sapore forte delle melanzane, i due compari hanno furbamente pensato di insaporire il tutto con lardo di prosciutto e ricotta salata al peperoncino, e a profumare il tutto, infine, con foglie di basilico. Il risotto con speck e zucchine è stato invece arricchito con parmigiano e foglie di menta, che con il suo aroma forte ha donato al piatto un gusto davvero particolare.

Entrambi i piatti sono stati un successo e hanno spinto molti a bissare l’assaggio. Ancora una volta Biagio e Umberto si distinguono per bravura, oltre che per la simpatia e l’allegria che da sempre li contraddistingue. L’offerta culinaria proseguirà per tutta la settimana di prove, e di sicuro in molti, come sempre, accorreranno a gustare il piatto di giornata.
Il Carnevale Palmese è iniziato alla grande, il clima è quello giusto: spensieratezza, allegria e tanta voglia di divertirsi. Per Palma è l’evento più importante dell’anno: viene quindi organizzato con una passione e con un’arte di cui parleremo in un altro articolo . E’ proprio vero che per i Palmesi il carnevale è una malattia, e l’unica cura è divertirsi.
(Fonte foto: Rete internet)