Senza tregua, instancabili tutti alla stessa maniera portavoce e attivisti. Uno vale uno. Domenica 24 maggio 2015, all’Azulè incontro organizzato dagli attivisti del Movimento Cinque Stelle di Volla.
Sono dappertutto, fanno qualsiasi cosa e non smettono mai di stupire. Sono i portavoce e gli attivisti del Movimento Cinque Stelle. Da mesi con costanza e determinazione, si spostano in tutta Italia, per la campagna elettorale delle elezioni regionali, che vedranno ai seggi domenica prossima, 31 Maggio 2015, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia. Incontrano le persone nei mercati, al bar, in piazza, in strada. Week end intenso in Campania. Luigi Di Maio, Vice Presidente della camera dei deputati, Salvatore Micillo, portavoce, Valeria Ciarambino, candidata Presidente Regione Campania, Nicola Palma, candidato sindaco di Giugliano, tanti candidati al consiglio regionale e numerosi attivisti della Regione Campania, invece che spendere migliaia di euro in manifesti che imbrattano le città o in eventi con megapalchi, hanno acquistato rastrelli, guanti, retini e sacchi e sabato scorso sono andati a pulire la spiaggia di Licola.
Poi, tante tappe sincronizzate e pianificate impeccabilmente dallo staff. Uno vale uno, nel movimento cinque stelle, nessuno impone se stesso a dispetto degli altri o contro gli altri. La forza è creare sistema, squadra, organizzazione. Non dicono quanto lavorano duro, ma quanto hanno realizzato. Sono calati in un sistema dove potrebbero fare soldi e arricchirsi facilmente, al contrario si impegnano in maniera disumana per fare la differenza. Sono naturali e semplici. E’ più facile per i grillini fare bene un lavoro, che spiegare un giorno il perché non sia stato fatto. Sono contagiosi, si divertono nel riuscire a fare cose che sembrano impossibili. Tutto questo dà tono all’intera organizzazione. Tra le varie tappe Domenica 24 maggio alle 17.00, all’Azulè, l’elegante Lounge Bar & Grill, in via Caduti di Nassirya, 39, a Volla, il Vice Presidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio e la candidata Presidente alla Regione Campania, Valeria Ciarambino, insieme agli attivisti del Movimento Cinque Stelle di Volla hanno incontrato gli abitanti del territorio, che numerosi hanno partecipato, nonostante la pioggia. Valeria, carismatica, preparata, con chiarezza ha spiegato alcuni punti del programma elettorale regionale.
Tagli agli sprechi fin da subito. Instancabile, ha acceso una speranza in tutti i presenti, assicurando una Campania migliore. Dopo di lei Luigi Di Maio, ha sottolineato il recentissimo successo del Movimento Cinque Stelle relativo all’approvazione del decreto sugli eco reati ambientali a firma del collega e amico Salvatore Micillo. Poi, ha continuato con un appunto della riforma sulla scuola. “Un genitore vuole tre cose per suo figlio: un tetto solido, una classe non colma di alunni, e che non ci sia un continuo cambio di insegnanti. Tre cose che non vengono minimamente considerate nella nuova riforma del Governo Renzi”. Poi, come sempre signorile, ha fatto forza sull’impeccabile coerenza che lo contraddistingue. Seppur l’elettore, in periodo di campagna elettorale ha bisogno di sentirsi dire quello che sarà fatto, Di Maio ha elencato con soddisfazione tutto quanto di incontestabile e inopinabile è stato già fatto da quando il Movimento è in parlamento, dandogli il merito dell’unico e grande cambiamento culturale che si è avuto all’interno delle istituzioni Italiane.
Infatti, i penta stellati “hanno rinunciano alle auto blu, non hanno accettato i rimborsi elettorali, hanno restituito tutti gli stipendi aggiuntivi e con i soldi risparmiati hanno creato un fondo che dà vita a nuove imprese e quindi a posti di lavoro. Ben fatto è meglio di ben detto, per il concreto Di Maio. La sua spiccata credibilità è nei fatti, la sua chiara onestà si evince dal mancato conflitto di interessi. Non ha bisogno di conquistarsi l’elettorato, il suo mandato, come quello di tutti gli altri politici, a cinque stelle è a tempo determinato. I grillini si schierano semplicemente dalla parte del popolo, perché sono il popolo.