Uccide compagna incinta, poi chiama l’amante anche lei in attesa: “Sono libero, è andata”

0
15153

 

SANT’ANTIMO – È stato eseguito dai carabinieri il fermo, disposto dalla Procura di Milano, di Alessandro Impagnatiello, il fidanzato della 29enne Giulia Tramontano, originaria di Sant’Antimo, che era incinta di 7 mesi e il cui corpo è stato trovato la scorsa notte in un’area verde a Senago, nel Milanese. Il 30enne, accusato di omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso, è stato portato nel carcere di San Vittore, dopo l’interrogatorio e la confessione nelle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, coordinate dal pm Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella.

Voleva bruciare il corpo di Giulia

Alessandro Impagnatiello, in carcere con l’accusa di aver ucciso la fidanzata Giulia Tramontano, la 29enne incinta che era scomparsa da sabato scorso, ha tentato per due volte di bruciare il corpo della donna, dopo averla uccisa con 2-3 coltellate. Una prima volta, stando a quanto emerge dalle indagini e dalla sua confessione, ha tentato di dare fuoco al corpo nella vasca da bagno di casa con dell’alcol e poi successivamente in un’altra zona all’esterno della casa di Senago, un box di famiglia pare, ha provato a bruciarlo con della benzina. La Procura ha contestato nel provvedimento di fermo anche l’aggravante della premeditazione.

Il messaggio all’amante

Dopo aver ucciso la fidanzata Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello avrebbe tentato di incontrare, nella serata di sabato scorso, l’altra donna con cui aveva una relazione, dicendole che la compagna se ne era “andata” e che lui era un “uomo libero”, screditando anche la 29enne dicendo che “quel figlio che aspetta non è mio”, cosa non vera. L’amante, però, per paura ha deciso di non incontrarlo. È quanto emerge dalle indagini.

Sospeso dal bar dell’hotel

“Fatti del genere non sono tollerabili in una società civile. Episodi come questo non possono e non devono verificarsi, mai. Per tale motivo, già durante i giorni delle indagini, il signor Alessandro Impagnatiello era stato sospeso dalle sue mansioni di barman presso Armani Hotel”. Così in una nota il Gruppo Armani ed Emaar Properties Pjsc, azienda proprietaria di Armani Hotel, che “esprimono il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia di Giulia Tramontano”.