“I moderati riformisti, quale percorso politico per una buona amministrazione”. Questo il titolo del convegno organizzato e promosso dall’associazione culturale “Da Turati a Saragat” nell’ambito del 50° anno di attività del partito socialdemocratico sommese e in particolare dell’impegno del segretario regionale del partito Roberto Granat.
Occasione che ha ufficializzato la campagna elettorale del Pdl a livello provinciale e regionale per le politiche di febbraio e che ha visto intorno al tavolo dei relatori esponenti politici di palazzo Matteotti, Antonio Pentangelo, Presidente facente funzioni della Provincia di Napoli, Mimmo Magistro, Segretario Nazionale Partito Socialdemocratico, Domenico De Siano, Consigliere Regionale e Presidente Commissione Urbanistica e Trasporti, Luigi Cesaro, Deputato al Parlamento e Coordinatore Provinciale PdL.
Ad introdurre Tommaso Granato, componente del direttivo provinciale del PdL. Ad una platea particolarmente numerosa, tra cui diversi consiglieri di maggioranza dell’attuale amministrazione, Tommaso Granato, ex assessore alle politiche sociali e all’istruzione, ha ricordato il ruolo importante svolto dal partito socialdemocratico in occasione delle scorse amministrative e che ha permesso la vittoria del centrodestra a Somma. Granato ha elencato tutte le iniziative e i progetti portati a termine in ambito sociale durante il suo assessorato, durato circa un anno e mezzo e conclusosi lo scorso novembre con la revoca, “inaspettata”, delle deleghe da parte del primo cittadino, Raffaele Allocca.
Nel suo intervento, Tommaso Granato ha voluto sottolineare che ”il 2012 è stato un anno di gioia perché sono stato eletto componente del direttivo provinciale del Pdl, ma è stato anche un anno di amarezze poiché mi sono state revocate le deleghe. Ed è stata una revoca inaspettata ed inopportuna da parte di chi l’ha fatta. Abbiamo informato della cosa i vertici provinciali e regionale che, poi, prenderanno i loro dovuti provvedimenti per il futuro. Intanto, per le prossime elezioni di febbraio invitiamo tutti i moderati a darci l’occasione di dimostrare il nostro valore e il nostro impegno: non possiamo permettere che le sinistre delle tasse e del falso moralismo governino il nostro paese”.
É stato Mimmo Magistro, segretario nazionale dei socialdemocratici, a consegnare la targa a Roberto Granato per i suoi 50 anni di militanza nel partito,”una militanza sempre con la schiena dritta, senza mai vendersi, sempre coerente con gli ideali del partito, sempre disponibile ed attento al bene comune di questa città ”. Rievocando le figure di Turati e di Saragat, Magistro chiarisce il concetto di riformismo, inteso come metodo d’azione politica che ripudia il capitalismo e tende a modificare gradualmente l’ordinamento politico e sociale tramite riforme. “Noi meridionali dobbiamo smetterla di piangerci addosso, dobbiamo pretendere che le nostre aziende non vengano dislocate al nord, dobbiamo pretendere non azioni politiche straordinarie ma ordinarie”.
Tra un intervento e l’altro, moderato da Antonio Granato, ex consigliere comunale, attualmente difensore civico della Provincia di Napoli, sono stati premiati altri storici militanti del partito, uno tra tutti Raffaele Raia, scomparso circa un anno fa, la cui targa è stata consegnata al figlio Luigi Raia; premiati per l’impegno politico anche Giuseppe Di Palma, Filippo Castaldo, Anna Cuomo, Gina Maiello e Giovanni Granato.
“Da oggi inizia un lungo cammino elettorale – ha aggiunto Antonio Granato – a livello nazionale, regionale, locale e fino alla realizzazione della città metropolitana, che deve essere l’obiettivo verso cui tutti i moderati di centro destra devono mirare”. Un invito sostenuto fortemente anche da Antonio Pentangelo, Presidente facente funzioni della Provincia di Napoli, per il quale è necessario “evitare l’astensionismo, una scelta va fatta e bisogna convincere chi ci segue del perchè deve seguirci, di come possiamo essere buoni amministratori. Il difficile momento storico che stiamo vivendo non ci dà la possibilità materiale di poter risolvere tutti i problemi, ma chi scende in campo deve garantire impegno, serietà , deve dare risposte vere e concrete, deve farsi trovare sempre al suo posto. In un clima di disaffezione alla politica, dobbiamo saper dare risposte serie, dobbiamo essere un buon esempio. Dobbiamo credere negli ideali del nostro partito, dobbiamo essere coerenti e qui con Roberto Granato il buon esempio di coerenza politica c’è stato per 50 anni e ci sarà ancora”.
“Ho profondo rispetto per gli amministratori locali – aggiunge Domenico De Siano, Consigliere Regionale -, spesso bistrattati e criticati. Spesso i buoni propositi si arenano nell’inefficienza delle nostre macchine amministrative, ormai obsolete. Lo stesso consiglio comunale e regionale hanno perso il loro valore e sono svuotati di significato. Occorre necessariamente pretendere riforme che rendano più efficaci ed efficienti le macchine amministrative”. Dopo i ringraziamenti di Roberto Granato, visibilmente commosso, le conclusioni sono state affidate all’onorevole Cesaro che, come di consueto, ha preferito leggere il suo intervento, nel quale ha elogiato il valore dei principi socialdemocratici, principi ampiamente condivisi dal Popolo della Libertà .
Anche Cesaro ha ricorato la figura di Raffaele Raia, riconfermando la sua stima ed amicizia al figlio Luigi Raia presente in sala. Messaggio chiaro ed inequivocabile in vista delle prossime elezioni comunali. Cesaro ha concluso ribadendo l’importanza delle prossime elezioni di febbraio e rimarcando l’invito di Berlusconi “a votare i grandi partiti: il popolo della libertà chiede a tutti uno sforzo comune. Viva l’Italia. Viva Somma Vesuviana!”.
Appare chiaro che certe alleanze si stanno consolidando e che la presenza di Cesaro a Somma mira a compattare un partito che sembra sempre più frastagliato. A margine del convegno cerchiamo di sapere chi è il candidato sindaco a somma del Pdl che segue Cesaro, che ne sarà del simbolo e quali sono i rapporti col sindaco Allocca che, al momento, sembra contare solo sul sostegno di Paolo Russo. I riformisti non si sbilanciano, fanno sapere però che faranno un passo alla volta, che la priorità va alle elezioni di febbraio e che si rimetteranno alle scelte regionali e provinciali del partito.

