La cassa integrazione è stata sbloccata fino a dicembre dalla Regione e dal ministero del Lavoro. Ma i problemi dei lavoratori restano: “I supermercati restano chiusi e nel frattempo dovremo sopravvivere con un ammortizzatore sociale bassissimo”. Proseguono i presidi ad Afragola e a Nola
La Regione Campania e il ministero del Lavoro hanno scongiurato i 177 licenziamenti annunciati per i due supermercati ubicati nei centri commerciali Le Porte di Napoli e Vulcano Buono, due store che l’azienda locale Grande Distribuzione Moderna ha chiuso alcuni mesi fa dopo averli riaperti per pochissimo tempo sotto le insegne della Coop. Intanto i tagli draconiani ai posti di lavoro sono stati evitati grazie alla richiesta inoltrata dalla Regione al ministero del Lavoro per il prolungamento di un anno della cassa integrazione, scaduta il 31 gennaio. Prolungamento della cig che ha ottenuto il via libera del governo. Lo ha reso noto l’assessore regionale al Lavoro e alle Attività produttive, Antonio Marchiello, dopo l’incontro tenuto ieri in videoconferenza con la GDM e i sindacati di categoria. Dunque, da oggi c’è un anno di tempo per salvare dal baratro della disoccupazione 177 lavoratori dei due supermercati dislocati rispettivamente al confine tra Afragola e Acerra, nel centro commerciale Le Porte di Napoli, e a Nola, nel centro commerciale Vulcano Buono.
La cig appena sbloccata servirà a trovare nuovi investimenti in grado di garantire il ritorno al lavoro degli addetti appena salvati dai tagli. Ma su questo punto cruciale si profila un quadro in chiaroscuro. Ieri la GDM ha fatto sapere alla Regione e ai sindacati che per il supermercato di Afragola ci sarebbero dei potenziali acquirenti in grado di far riaprire il punto vendita, che conta 136 dipendenti. Ma per lo store di Nola, che ha solo 41 addetti, non ci sarebbero speranze: nessun acquirente.
Una situazione molto critica questa del supermercato di Nola, chiuso da oltre sei mesi, alimentata anche dal fatto che il centro commerciale Vulcano Buono sta soffrendo un tangibile calo dell’affluenza favorita dalla lontananza dai principali centri urbani, dalla recente apertura di un altro centro commerciale con annesso megastore proprio all’ingresso di Nola e dalla presenza nella vicino Casertano di enormi attrattori. Ma il sospetto strisciante è che l’annunciata assenza di prospettive per lo store del Vulcano Buono stia favorendo l’arrivo di un acquirente che quando riaprirà il negozio utilizzerà giovani dipendenti neoassunti escludendo i 41 lavoratori che nel frattempo saranno stati licenziati dopo la fine della cig. E per quanto riguarda Afragola anche i 136 addetti dell’impianto dislocato nel centro commerciale Le Porte di Napoli non si fidano.
“Manterremo il nostro presidio davanti all’ingresso del centro fino a quando non torneremo al lavoro”, hanno promesso ieri i commessi e le commesse in lotta. C’è un’altra difficoltà. La cassa integrazione sbloccata non sarà anticipata dalla GDM, che lamenta “difficoltà di liquidità”, per cui il primo pagamento di questa nuova cig sarà effettuato a maggio insieme le mensilità arretrate. Tutto ciò a causa dei tempi biblici dell’Inps, l’ente preposto all’erogazione degli ammortizzatori sociali. Non è finita. A causa del fatto che i 176 lavoratori sono tutti con contratto part time, l’importo della cig, già basso, ammonterà a soli 400 euro al mese.
“Come faremo a sopravvivere ?”, si chiedono le maestranze, che propongono alla Regione integrazioni alla cig e un percorso vigilato finalizzato alle riaperture. “Ovviamente – commenta l’assessore regionale Marchiello – io non sono soddisfatto, nonostante siano stati scongiurati i licenziamenti. Bisogna chiarire il ruolo della Coop in questa vicenda ma anche quello della GDM. Comunque i lavoratori devono sapere che, così com’è sempre avvenuto, la Regione Campania segue questa vertenza con grande attenzione”.